Mercoledì 24 Aprile 2024

Lazio, Lotito: "Squadra determinata. Scudetto? Non esageriamo"

Il presidente biancoceleste analizza il momento della squadra: "Il gruppo è compatto. Rimaniamo umili e ragioniamo partita dopo partita"

Claudio Lotito

Claudio Lotito

ROMA, 9 dicembre 2019 – Sette vittorie consecutive, l’ultima battendo all’Olimpico la Juventus per 3-1 davanti a 60mila persone. L’entusiasmo in casa Lazio è alle stelle, è innegabile. L’obiettivo è la qualificazione in Champions, anche se la seconda posizione e il primo posto non sono ora così lontani. “Se me lo aspettavo? Non faccio il mago. La squadra però ha una condizione atletico-agonistica molto buona e un gruppo compatto, spero mantenga questo profilo. Le partite si vincono con umiltà, sacrificio, determinazione e furore agonistico. Ieri la squadra è stata determinata fino alla fine”, le parole del presidente Lotito, intervenuto ai microfoni di Tiki Taka. Il numero uno biancoceleste però, ci ha tenuto a mantenere tutti con i piedi per terra: “Scudetto? Non facciamo voli pindarici che non ci appartengono. Dobbiamo vedere partita dopo partita con umiltà e spirito di sacrificio, mantenendo questa compattezza che passa per lo spogliatoio e i tifosi che sono il nostro dodicesimo uomo in campo. Ieri abbiamo avuto un sostegno importante. Anche la società sta facendo diversi sforzi in termine di iniziative, a partire dal pre-partita”. Negli undici la Lazio può competere con tutte, il problema più grande sorge quando qualcuno dei titolari rimane fuori. L’esempio più lampante è quello dell’Europa League dove i biancocelesti sono a un passo dall’eliminazione. Lotito però, difficilmente interviene a gennaio, e una piccola conferma è arrivata anche dalle sue dichiarazioni: “Rinforzare la squadra non può significare svilire le qualità dei giocatori che abbiamo. Soprattutto i giocatori stranieri però non si adattano facilmente, serve un periodo di assestamento. Luis Alberto oggi viene osannato da tutti, ma prima veniva criticato. Dopo 15 anni di presidenza alla Lazio penso di aver acquisito un minimo d’esperienza basata su logiche diverse. Basta vedere alcune squadre che, nonostante l’organico, non hanno raggiunto buoni risultati. La società è sempre pronta e sempre lo sarà. Ma bisogna fare le cose che servono, non facciamo la collezione delle figurine Panini”. Chiosa finale sullo stadio: “Io ho sempre fatto da apripista per tutte le situazioni. Quelle che io prospettati quindici anni fa sarebbe stato di gran vantaggio per la città. Parliamo di un progetto che aveva una stazione ferroviaria interna, uno svincolo stradale e un approdo via fiume”.