Lega di Serie A, il nuovo presidente ancora non c'è

Anche la seconda assemblea elettiva si conclude con un nulla di fatto: 19 le schede bianche, con solo un voto per Bonomi. La prossima settimana va in scena il terzo atto

Il numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi

Il numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi

Milano, 15 febbraio 2022 - Un altro nulla di fatto. Anche la seconda assemblea elettiva della Lega di Serie A, che deve scegliere il suo nuovo presidente dopo le dimissioni presentate da Paolo Dal Pino, si è chiusa con una fumata nera. Il nome sul tavolo era quello di Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria, che non ha ricevuto i 14 voti necessari per essere eletto, ma appena uno. Sono state in tutto 19 le schede bianche. Il terzo appuntamento, quando il quorum scenderà a 11 voti, dovrebbe essere quello buono per conoscere il nome del successore di Dal Pino. Bisognerà però attendere fino a mercoledì 23 febbraio. 

Questione diritti non audiovisivi

Nel corso della riunione odierna si è parlato anche dell'adeguamento dello statuto ai principi informatori ma il lavoro, sui diritti non audiovisivi, non è stato completato. "Le venti società hanno ribadito, all'unanimità, di condividere il contenuto della lettera inviata lo scorso 11 febbraio dal Vicepresidente Luca Percassi al Presidente Figc Gabriele Gravina, con la quale - in ottica di collaborazione e di spirito di sistema con la Figc - era stato richiesto il rinvio a fine marzo del termine posto per l’adeguamento dello Statuto della Lega ai Principi Informatori federali - si legge nel comunicato - A tal proposito, nel corso della riunione i Club hanno individuato una linea unanime su tutti i temi in esame, fatta eccezione per la sola gestione dei diritti collettivi non audiovisivi, per i quali si rendono necessari ulteriori confronti tra le Associate. Il rinvio è stato richiesto anche alla luce della contestuale pendenza della procedura di elezione del Presidente della Lega che, celebrata oggi la seconda Assemblea elettiva, sarà riproposta entro fine febbraio con un quorum ridotto alla maggioranza semplice". 

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