Sabato 20 Aprile 2024

Lega Serie A, chi è il nuovo presidente Gaetano Miccichè

Eletto all'uninimità dai rappresentanti dei 20 club. Una lunga carriera da banchiere, Malagò: "Ma è soprattutto un uomo di sport"

Gaetano Micchichè nuovo presidente di Lega Calcio (Newpress)

Gaetano Micchichè nuovo presidente di Lega Calcio (Newpress)

Roma, 19 marzo 2018 - Un banchiere alla guida della 'Confindustria' del calcio. Gaetano Miccichè, 67 anni, presidente di Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo), è il nuovo presidente della Lega di Serie A. Voluto dal numero uno del Coni Giovanni Malagò, è stato eletto all'unanimità dall'assemblea che riunisce i 20 rappresentanti dei club della massima categoria calcistica del paese (presente oggi anche Andrea Agnelli, tornato per la prima volta in via Rosellini dopo l'inibizione da parte della Corte federale legata al caso biglietti). Palermitano di origine e milanese di adozione, Miccichè arriva dopo 12 mesi di commissariamento straordinario (gestito prima da Carlo Tavecchio e da Malagò poi) che si era reso necessario con il mancato accordo sul successore di Maurizio Beretta, presidente dal 2010 al 2017. 

"Il consenso sulla sua nomina fa ben sperare per l'avvio di una vera fase di ripartenza del nostro calcio", ha scritto su twitter il ministro dello sport Luca Lotti. 

"SFRUTTIAMO LE NOSTRE CITTA'" - "Il mondo del calcio deve diventare una realtà sempre più grande dove si possano perseguire gli interessi di tutti". Sono queste le prime parole di Miccichè come presidente della Lega di Serie, intenzionato a "portare un contributo di serietà, capacità di coinvolgere tutte le squadre, gli stakeholder, stampa, tifosi, sponsor, organizzatori di eventi". Secondo Miccichè per una Lega efficiente "non servirà fare nulla di straordinario ma seguire il nuovo statuto". Gli obiettivi della sua presidenza non sono solo "quantitativi per fare aumentare ricavi e profitti delle società", ma anche "qualitativi". "La Spagna ha grandi campioni, Inghilterra e Germania grandi squadre - ha detto in conferenza stampa appena eletto - ma in Italia abbiamo qualcosa di unico, grandi squadre e grandi città: Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino, Genova, Venezia, con chiese, musei e ristoranti. Gli altri campionati non possono offrirlo. Mettendo a fattore comune questi fattori possiamo giocarcela". Convinto che "il calcio italiano sia il migliore al mondo", si dice "molto orgoglioso ed emozionato per ciò che dovrò fare nei prossimi tempi". 

LA CARRIERA NELLE BANCHE - Durante la sua lunga storia da influente banchiere italiano, Micciché ha avuto voce in capitolo nelle più complesse vicende della recente storia finanziaria italiana, da Telecom ad Alitalia, fino a Rcs, il gruppo editoriale di cui è ancora membro del consiglio di amministrazione. Nella sua carriera i nomi di tanti istituti di credito. E' stato responsabile clientela corporate per Cassa Centrale di Risparmio delle Province Siciliane, dove ha iniziato nel 1971, poi direttore centrale finanza alla Rodriquez SpA, quindi direttore generale della Gerolimich-Unione Manifatture. Negli anni Novanta è dg di Santa Valeria SpA, ad e dg di Olcese SpA.

Lascia quindi le banche per entrare nel mondo dell'impresa, chiamato a risanare gruppi industriali in crisi attraverso la gestione e la riorganizzazione di stabilimenti e sedi in Italia e all'estero, ma vi ritorna nel 2002 quando approda in Intesa Sanpaolo, dove ricopre ruoli sempre più importanti, fino a quello di direttore generale (2010-2016). Amministratore Delegato di Banca IMI da ottobre 2007 a marzo 2015, oggi ne è presidente

MALAGO': UOMO DI SPORT - "Non è sbagliato definirlo un banchiere, ma per me è anche un uomo di sport - ci tiene a precisare Malagò - una persona appassionata, competente e molto vicina al nostro mondo".