Martedì 16 Aprile 2024

Lazio contro Giacomelli e il Var. "C'è malafede"

I biancocelesti non hanno digerito l'arbitraggio di Giacomelli che ha compromesso la sfida di ieri col Torino. Da Tare a Diaconale, la società si è fatta sentire con parole dure

Le proteste dei giocatori della Lazio per l'espulsione di Immobile

Le proteste dei giocatori della Lazio per l'espulsione di Immobile

ROMA, 12 dicembre 2017 – La Lazio alza la voce, e lo fa a muso duro, dopo la direzione di Giacomelli nella sfida di ieri all'Olimpico contro il Torino. I biancocelesti non ci stanno, si sentono penalizzati, e attraverso i vari organi di stampa, hanno fatto emergere la propria posizione: "Stasera è stato un grosso scandalo. Tutti abbiamo visto che le telecamere del VAR facevano vedere l'episodio del rigore, poi è stata usata solo per l'episodio di Immobile, in cui Burdisso aveva anche detto all'arbitro che Ciro non lo aveva toccato", ha dichiarato il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare a caldo al termine della gara. "In questo momento dobbiamo stare calmi anche se è difficile. Oggi (ieri ndr) per la Lazio sarebbe stata una grande occasione dal punto di vista della classifica. Era chiaro il fallo di mano in area, Il VAR deve intervenire. Il Torino ha vinto meritatamente nel secondo tempo, ma oggi la Lazio è stata danneggiata e noi vogliamo rispetto”. Ma non è certo finita qui, Igli Tare è un fiume in piena e rincara la dose: “Uno o due errori possono capitare, ma se diventa un'abitudine non va bene. Non fa tanto rabbia l'espulsione di Immobile, quanto il fatto che quella sia stata valutata mentre il calcio di rigore no". Parole chiare, forti quelle dell'albanese. "Non voglio mancare di rispetto agli arbitri – prosegue Tare - ma anche loro devono essere aiutati, e perché si possa fare ciò devono essere bravi a giudicare. Qua si decide il cammino di una società, di una squadra che lotta per obiettivi importanti. Tutti hanno visto quello che è successo con la Fiorentina. Che dire: saremo più forti del destino". Al direttore sportivo, ha fatto poi seguito anche il portavoce biancoceleste Arturo Diaconale, il quale ha parlato a nome della società: "Non c'è granché da commentare. Questa è una partita segnata da un pregiudizio grave, inquietante, che ha determinato l'andamento di questa partita. Non si può credere alla buona fede rispetto a delle immagini che sono inequivocabili”. Evidentemente, seguendo la linea di pensiero del portavoce laziale, la posizione della Lazio dà fastidio a qualcuno. “Calciopoli? - continua Diaconale – Si tratta di un fenomeno diverso. Ce lo dicano se siamo ingombranti, così giochiamo solamente l' Europa League. Si tratta di una cosa inaccettabile. Io sto parlando a nome della società e di tutta la squadra. Non si possono tollerare arbitraggi e partite di questo tipo. L'hanno visto tutti. Questo non è il primo episodio, ma uno che ne segue a tanti altri. Questo significa che c'è qualcosa che non funziona, e così si rischia di compromettere il campionato. Non è colpa del Var, il Var non dà interpretazioni, le interpretazione le danno solo le persone fisiche”. Diaconale termina il suo monologo parlando anche di malafede, dichiarazioni che non lasciano scampo ad altre interpretazioni. Lotito ha lasciato parlare gli altri, ma in casa Lazio c'è rabbia e delusione. Adesso tutti attendono la prossima mossa del presidente biancoceleste.