Giovedì 18 Aprile 2024

Lazio, tanta pioggia e poche emozioni: il test con la Triestina finisce 2-2

I biancocelesti affrontano allo Zandegiacomo il primo incontro stagionale. In gol vanno Acerbi e Parolo che non bastano per superare i friulani, Immobile sbaglia un rigore

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi

Auronzo di Cadore, 29 agosto 2020 - Primo test amichevole per la Lazio di Simone Inzaghi in quel di Auronzo di Cadore. Subito un test probante per i biancocelesti, che ospitano allo Zandegiacomo la Triestina, formazione militante nel campionato di Serie C. La sfida termina 2-2, sotto la pioggia incessante per tutti i 90 minuti che ha reso complicato anche lo svolgimento del gioco. Acerbi la sblocca dopo soli tre minuti, Immobile fallisce il raddoppio dal dischetto, poi la Triestina rimonta con la doppietta di Gomez. Nella ripresa è Parolo a pareggiare i conti con un gran tiro che termina sotto l’incrocio dei pali. Inzaghi continua gli esperimenti provando il nuovo acquisto Escalante in cabina di regia, vista l’assenza in campo di Leiva, Kiyine si muove ancora sulla fascia sinistra, mentre Jony studia da mezzala.

IMMOBILE - Nella mattinata, al termine della seduta che ha preceduta la sfida pomeridiana alla Triestina, Ciro Immobile, Scarpa d’Oro in carica grazie ai 36 gol segnati in campionato la scorsa stagione, è intervenuto ai canali ufficiali del club: “Il ritiro sta procedendo bene, serve soprattutto per allenarsi ma anche per affinare i rapporti con i nuovi compagni e con chi già c’era. Non abbiamo cambiato molto, ma dobbiamo dare una mano ai nuovi. È stata una crescita costante in questi anni fatta dai giocatori, dal mister e dalla società. Per quanto mi riguarda sono andato sempre in crescendo, abbiamo raggiunto l’Europa League nei primi anni e ora la Champions”. Poi sui traguardi personali: “Il gol migliore? Ce ne sono tanti, il sorpasso a Lewandowski col Brescia mi ha emozionato, anche il 100° col Milan. Sono tutti belli e importanti, quelli che mi portano alla vittoria ci sono più affezionato. Scarpa d’Oro? Non era facile partire dietro e rimontare, ma i miei compagni mi hanno aiutato in tutti i modi: la passavano solo a me. Lottare con Lewandowski, Messi e Ronaldo non era semplice soprattutto dopo uno stop così lungo. Stare con la famiglia mi ha fatto recuperare le energie e mi ha aiutato a mettere tutto in campo”. Chiosa finale sulla Champions League, competizione nella quale la Lazio si riaffaccerà dopo 13 anni di assenza: "Mi affaccio con tanto entusiasmo, non tutti l’hanno vissuta, la conosco e so che tensione c’è nel preparare le gare. Le tre competizioni saranno impegnative, ma abbiamo entusiasmo e non vogliamo fare da comparsa ma divertirci. Si deve ripartire dai sette mesi prima dello stop, noi siamo quelli delle vittorie consecutive e non della sconfitta di Lecce. Sappiamo che strada ripercorrere e il ritiro servirà proprio a questo. Sarà dura, ma lo sappiamo e serve compattezza”.