Lazio-Napoli, Spalletti: "La squadra deve riorganizzarsi dopo le tante cessioni"

Il tecnico toscano difende gli azzurri dopo le recenti frenate: "Serve tempo: inoltre non mi piace chi parla di vittoria o fallimento"

Luciano Spalletti (Ansa)

Luciano Spalletti (Ansa)

Napoli, 2 settembre 2022 - Ripartire dopo il deludente pareggio interno contro il Lecce: per farlo il Napoli deve battere a domicilio la Lazio nella partita in programma sabato 3 settembre alle 20.45 e presentata nel pomeriggio da Luciano Spalletti.

Processo di adattamento

  Prima di pensare al prossimo impegno il tecnico toscano torna inevitabilmente sul recente passo falso del Maradona e in particolare sugli errori da non ripetere all'Olimpico. "Vorrei rivedere un gioco più qualitativo: meno tocchi e giocate più utili per esempio a trovare gli spazi giusti". L'uomo perfetto per ritrovare il passo delle prime giornate di campionato sembra essere Lobotka, la pedina senza la quale la mediana azzurra cambia faccia: specialmente se nel frattempo l'ambientamento di chi è stato chiamato a sostituirlo apparentemente procede a fatica. "Ndombele in realtà è un gran giocatore che deve adattarsi al nostro calcio e lo potrà fare solo scendendo in campo". Insomma, Spalletti difende a oltranza un acquisto finito subito nell'occhio del ciclone anche a causa di una forma fisica non ottimale. In generale a non convincere contro il Lecce è stato l'intero turnover operato dal tecnico toscano, che anche in questo caso non ci sta e argomenta la sua difesa. "Parlare dopo è semplice e sono consapevole che questi processi partiranno ogni volta che non vinceremo. Inoltre - continua l'allenatore azzurro - non tutti conoscono le reali condizioni fisiche della squadra: la stanchezza si accumula e non sarà possibile far giocare sempre i soliti". In questa categoria rientra anche Kvaratskhelia, recentemente eletto miglior calciatore di agosto: il tutto nonostante la flessione delle ultime uscite. "Rientra tutto nel processo di adattamento: deve rodarsi e farlo contro avversari di forza diversa".

Sempre sulla graticola

  Spalletti passa poi ad analizzare la Lazio. "La qualità del gioco di Sarri è riconoscibile, ma bisognerà concentrarsi anche sull'intensità e sulla copertura degli spazi: dovremo essere bravi noi a sfruttare gli spazi che lasceranno". Una delle armi può essere Raspadori. "E' proprio uno di quei giocatori bravi a infilarsi nei vuoti: inoltre - continua il tecnico toscano - con la sua fluidità può ricoprire praticamente qualsiasi ruolo dal centrocampo in su e ha forza fisica, motivo per cui non teme le marcature". Infine un commento sul clima di eterno processo che si respira a Napoli. "Non mi piace chi grida al fallimento appena non si vince: senza contare che, dopo le tante cessioni, la squadra deve riorganizzarsi".

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