Mercoledì 24 Aprile 2024

Lazio, Luis Alberto ci prova per il Milan in Coppa Italia. Differenziato per Parolo

Lo spagnolo pronto al rientro lampo, difficile invece un recupero del centrocampista italiano

Luis Alberto

Luis Alberto

Roma, 21 febbraio 2019 – Messa già alle spalle la sconfitta di Europa League contro il Siviglia, la Lazio è subito tornata in campo a Formello per cominciare a preparare la sfida contro il Milan di Coppa Italia. Una gara dove non ci sarà Radu per squalifica, e probabilmente anche gli altri difensori Luiz Felipe, Bastos e Wallace, infortunati. Inzaghi dovrà ridisegnare la sua difesa avendo a disposizione solamente Acerbi come centrale di ruolo. Parolo continua ad allenarsi a parte, sta cercando di rimediare alla distorsione alla caviglia subita qualche giorno fa. Chi invece è tornato regolarmente in gruppo è Luis Alberto, che conta di essere convocato per martedì. Aggregati alla prima squadra anche i tre giovani Primavera Zitelli, Kalaj e Bianchi. LULIC - "Purtroppo l'esperienza in Europa League si è chiusa male. Dopo la partita di andata ero fiducioso, ero convinto che avremmo potuto fare l'impresa oggi. Ma guardando la gara, al di là del risultato, potevamo fare qualcosa in più. Segnando un gol sarebbe stata sicuramente un'altra partita”, le parole del capitano della Lazio Senad Lulic che ha commentato la sconfitta di ieri contro il Siviglia. La Lazio dal canto suo può recriminare per un rigore non concesso: “Dicono che ci fosse. Io il contatto l'ho sentito. Prima del contatto però potevo tirare e fare gol”. Poi sul periodo complicato e le tante assenze: "Guardando la formazione, oggi non mi sembrava una Lazio in piena emergenza. Anche in panchina c'erano giocatori validi come Parolo, Leiva e Correa che potevano entrare. Ora però si riparte come sempre: senza cercare alibi né colpevoli. Bisogna rialzare la testa che martedì in coppa contro il Milan ci aspetta una partita molto importante”. Chiosa finale sulla forma fisica della squadra: “È normale che a fine febbraio un po' di stanchezza si faccia sentire. Ma è quello che vogliamo: le grandi squadre giocano ogni tre giorni. Non ci lamentiamo perché giochiamo sempre. Siamo tutti professionisti".