Alejandro Gomez
ROMA, 22 giugno 2018 – Dopo aver chiuso l'acquisto di Riza Durmisi dal Real Betis, col calciatore danese annunciato con un comunicato nella giornata di oggi, la Lazio guarda agli altri reparti del campo da rinforzare. In porta è praticamente definito l'arrivo dall'Olympiacos dell'esperto portiere belga Proto, che avrà il compito di affiancare Strakosha e di farlo crescere con tranquillità. In difesa è ormai solo questione di giorni per la chiusura dell'affare Acerbi, col giocatore che sembra aver puntato i piedi con il Sassuolo per approdare nella Capitale. Davanti invece si cerca un vice-Immobile, ma anche qui la Lazio sarebbe ad un passo dal chiudere la trattativa con il Club Brugge per portare Wesley in Italia. L'attaccante brasiliano, arriverebbe per 10 milioni di euro, nonostante le iniziali pretese di 15 milioni. Maggiori indizi arrivano anche dal mercato della società belga, che avrebbe praticamente già acquistato il sostituto. Si tratta di Vitinho, jolly offensivo del Cruzeiro, che nei prossimi giorni volerà in Belgio e si unirà ai suoi nuovi compagni. Importante sarà rinforzarsi anche sugli esterni offensivi. La partenza di Nani e quella probabile di Felipe Anderson al West Ham, impongono alla società biancoceleste di acquistare almeno un giocatore che possa agire anche da seconda punta. Inzaghi dalla scorsa stagione spinge fortemente per arrivare a Gomez dell'Atalanta. Dopo aver sfiorato il suo acquisto nell'annata precedente, Lotito e Tare sono tornati alla carica. L'accelerata improvvisa ci sarebbe stata nella serata di ieri, quando la società avrebbe trovato l'accordo col calciatore argentino, disposto a cambiare aria e a confrontarsi con una realtà più grande. Percassi però si sarebbe opposto, forte del rinnovo firmato dal capitano dei bergamaschi la scorsa estate. Un “no” secco quello del presidente atalantino, che non avrebbe nessuna intenzione di privarsene, nemmeno di fronte a cifre irrifiutabili. Nelle prossime ore la situazione potrebbe evolversi, ma molto dipenderà dalla volontà del giocatore, che se vorrà approdare nella Capitale dovrà convincere anche la sua società.