Luiz Felipe
Roma, 19 marzo 2018 – Il pareggio interno con il Bologna ha lasciato l'amaro in bocca in casa Lazio. I biancocelesti sono apparsi stanchi e con poche idee, e la sosta non potrà che far bene agli uomini di Inzaghi, scivolati al quinto posto dopo un inizio da favola. Nonostante questo, la notizia del giorno risulta essere il rinnovo di Luiz Felipe. Da perfetto sconosciuto, a giovane in rampa di lancio, fino a diventare un titolare per Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino ha creduto fortemente in lui, lo ha voluto portare con sé al ritiro di Auronzo, bloccando una sua eventuale cessione in prestito. Classe 1997, il brasiliano ha impressionato per la sua personalità, per la capacità di far ripartire velocemente l'azione, e per le buone doti tecniche. La società lo ha premiato rinnovando il suo contratto fino al 2022, così come si legge nella nota apparsa sul sito ufficiale: "La S.S. Lazio comunica di aver prolungato il contratto economico del calciatore Luiz Felipe Ramos Marchi sino al 30 giugno 2022". Proprio il difensore brasiliano è intervenuto al termine della sfida dell'Olimpico, per commentare la prestazione della squadra: "Abbiamo fatto di tutto per prendere i tre punti, purtroppo abbiamo pareggiato. Ora dovremo riposare per tornare più forti. Cosa non è andato? Stiamo facendo bene, dobbiamo continuare così. Non è un pareggio che può rovinare tutto quello che abbiamo fatto, mancano dieci partite”. Speranze e ambizione. La Lazio non vuole nascondersi, e spera di poter presto ricaricare le pile per riprendere la propria corsa alla Champions: “Dobbiamo tornare a vincere. Le altre? Se vinciamo tutte le prossime partite siamo in Champions, è il nostro obiettivo. Ci sono tante squadre dietro di noi che stanno salendo, noi facciamo quello che possiamo per trovare i tre punti. Arbitri? Non vogliamo pensare agli arbitri, lasciamo che lo faccia il direttore”. Poi sulle sue prestazioni: “Io titolare? Me lo aspettavo, ho sempre lavorato tanto. Devo continuare così, facendomi trovare pronto quando Inzaghi ha bisogno di me. Mi aiutano a crescere tutti i compagni di reparto, anche Parolo parla spesso con me".