Lazio, non è finita per lo scudetto. Inzaghi: "Guardiamo in casa nostra"

La società ci crede ancora e incoraggia i suoi calciatori a non mollare. Inzaghi presenta la sfida col Lecce: "Giocano bene a calcio, all'Olimpico ci impensierirono"

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi

ROMA, 6 luglio 2020 - “Non è ancora finita”. È questo il grido di battaglia in casa Lazio. I punti di distacco dal primo posto occupato dalla Juventus, sono diventati sette. La ripresa dopo lo stop per l’emergenza Coronavirus, non ha di certo favorito i biancocelesti, che in queste prime quattro gare, hanno già perso sei punti nei confronti dei bianconeri. Colpa dei tanti infortuni, di una condizione non ancora ritrovata. Ma non c’è da perdersi d’animo, il calendario nei prossimi incontri sarà leggermente più in discesa rispetto alle avversarie. La Lazio sta vivendo il suo sogno e non intende mollarlo, ci proverà fino a che la matematica, che a breve ufficializzerà il ritorno dei capitolini in Champions League, non condannerà definitivamente i ragazzi di Inzaghi. Il tecnico biancoceleste, insieme alla società, hanno incoraggiato i propri ragazzi a crederci ancora. Nello spogliatoio dopo la sconfitta col Milan c’era delusione, era palpabile, ma le partite ravvicinate permettono subito di rialzare la testa. La Lazio è attesa dal confronto in casa del Lecce, in piena lotta per non retrocedere. Inzaghi ha presentato così la sfida in conferenza stampa: "Indipendentemente dai risultati delle altre dobbiamo guardare in casa nostra. Abbiamo analizzato la partita col Milan, c'è stato poco tempo. Domani abbiamo una partita importante e difficile a Lecce, dobbiamo affrontarla al meglio e ragionare di partita in partita. Vedremo un po' chi potrà darci garanzie per iniziare la gara". Poi conclude: “Condizioni? Abbiamo ancora una seduta, vedremo chi ha giocato e chi no, chi potrà darci una mano. Il Lecce è una squadra che gioca bene a calcio, Liverani è un ottimo tecnico e un amico. Sta lottando per la salvezza, ci sono tante squadre in pochi punti per non retrocedere. Anche qui all'Olimpico ci impensierì parecchio”.