Lazio, Sarri: "Spero che la squadra possa confermarsi. Non devo cancellare Inzaghi"

L'allenatore biancoceleste ha parlato del big match di domani contro l'Inter

Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Inter

Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Inter

Roma, 25 agosto 2022- Domani la Lazio è attesa dal suo primo big match stagionale. I biancocelesti infatti ospiteranno l'Inter del grande ex Simone Inzaghi che arriverà nella capitale con la voglia di vendicare la gara d'andata dello scorso campionato. Maurizio Sarri però si fida dei suoi ragazzi e spera di riprendere la marcia dopo il pari trovato conto il Torino nell'ultimo turno

L'analisi dell'avversario

La Lazio affronterà il miglior attacco della passata stagione, con in più un Lukaku che già scalpita per lasciare insegno. Sarri ovviamente chiederà un grande sforzo alla sua difesa: "L’Inter è forse la squadra più forte del campionato, sia tecnicamente che fisicamente. Ha dei valori assoluti di grandissimo livello, è tra le favorite per vincere il campionato. Non è facile affrontarla, fare una fase difensiva di alto livello dipende da tutta la squadra, non solo dalla linea dietro. Spero che la squadra possa confermarsi". L'Inter sarà un avversario molto insidioso: "L’altezza dell’Inter non è un problema solo per noi, ma per tutte le squadre. Alla fisicità in area abbinano giocatori che calciano bene da fermo. Una mossa di Inzaghi? L’unica che mi viene da pensare come possibile sorpresa è Gagliardini nella zona di Milinkovic". Poi un parre sul suo attacco: "Ci può mancare un pizzico di brillantezza nei giocatori che fanno la differenza nella fase offensiva. Non sono preoccupato anche perché a Torino abbiamo avuto 6 palle gol nette. L’anno scorso la nostra percentuale di realizzazione era altissima, adesso non lo è, anche per un motivo fisico".

Piani futuri

Presto la stagione avrà ritmi serrati, con partite ogni tre giorni, ma Sarri non ha in programma rotazioni che verranno invece valutate volta per volta: "Non faccio rotazioni scientifiche, le faccio in base a quello che vedo durante gli allenamenti. Penso partita dopo partita. Programmare le rotazioni oggi secondo me è un errore, penso che le rotazioni verranno naturali a un certo punto. Ci saranno gli acciaccati e i giocatori stanchi, ora non penso a quello che succederà tra 10 giorni". Poi un commento su Inzaghi, suo predecessore sulla panchina della Lazio: "C’era già alla Lazio, ha fatto un ciclo importante. Adesso allena una squadra potenzialmente più forte ed entra in un numero più ridotto ancora. Il mio compito non è quello di cancellare Inzaghi, che deve essere ricordato con piacere, ma di fare risultati ed essere amato dal popolo laziale".

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