Crollo Inter con la Lazio, Inzaghi: “Sconfitta che fa male, dovevamo fare di più”

Il tecnico dei nerazzurri lamenta poca cattiveria, Sarri fa i complimenti ai suoi

Simone Inzaghi (Ansa)

Simone Inzaghi (Ansa)

Roma, 26 agosto 2022 - Prima sconfitta in campionato per l’Inter battuta 3 a 1 all’Olimpico dalla Lazio, con i decisivi cambi di Sarri che hanno portato i biancocelesti a segnare con Luis Alberto e Pedro nel finale. L’Inter aveva invece trovato il pari a inizio ripresa con Lautaro Martinez in seguito all’iniziale vantaggio di Felipe Anderson. Lazio comunque più pimpante e in palla, in sintesi, più squadra, Inter svagata e poco solida dietro, imprecisa davanti.  

Inzaghi: “Potevamo fare meglio”

 

L’analisi di Simone Inzaghi parte dagli episodi, Inter poco cattiva in avanti, poi l’eurogol di Luis Alberto ha indirizzato la contesa: “E’ una sconfitta che fa male - le sue parole - La partita è stata equilibrata contro un avversario forte e di qualità. Sicuramente il gol di Luis Alberto ha rotto la partita dopo che avevamo avuto noi l’occasione per andare avanti. Sono partite che si decidono su episodi e dovevamo fare di più per portarli dalla nostra parte”. Primo tempo di buon tenore per l’Inter, ma è mancata la fase di concretizzazione: “Il primo tempo è stato discreto, dovevamo avere più cattiveria per concretizzare la supremazia - l’analisi del tecnico - Contro questi avversari serve mettere in campo di più. Problemi in difesa? Il primo gol una squadra come la nostra non lo può prendere”.

 

 

 

Sarri: “Stiamo mandando segnali”

 

 

Soddisfatto invece Maurizio Sarri. I suoi cambi hanno deciso la partita e in generale la sua Lazio sta trovando buoni meccanismi offensivi. E poi dalla panchina i due spagnoli hanno cambiato la partita: “Stiamo dando dei segnali, riusciamo a venire fuori bene dai momenti di difficoltà - il suo commento - Siamo compatti, poi quando mettiamo in mostra la nostra qualità possiamo fare grandi cose. Ci è sempre mancata un po’ di continuità e stiamo provando a ottenerla”. Sarri ha poi spiegato la genesi dei cambi: “L’intensità del loro centrocampo sembrava in calo e ho pensato di poter rischiare due giocatori leggeri ma tecnici. Mentalità? Incide, spesso abbiamo fatto fatica a ricaricarci dopo le partite europee mentre in campionato sul finale di stagione siamo stati più continui”.

Leggi anche - Serie A, Monza-Udinese 1-2