Giovedì 18 Aprile 2024

Lazio, Acerbi: "Non siamo ancora una grande squadra"

Il difensore biancoceleste analizza la sconfitta di ieri contro il Cluj: "Dobbiamo guardarci in faccia e voltare subito pagina"

Francesco Acerbi a contrasto con Edin Dzeko

Francesco Acerbi a contrasto con Edin Dzeko

Roma, 20 settembre 2019 – Un’altra amara sconfitta, che rimaterializza i fantasmi del passato. Passare in vantaggio, sprecare tanto e poi venir recuperati, spesso anche malamente. La Lazio ha un problema evidente, ma non è riconducibile a questo campionato. Spal e Cluj sono soltanto gli ultimi episodi riconducibili a un difetto caratteriale insito nella squadra ormai da più di un anno. Tanti i punti persi per strada, soprattutto nei secondi tempi. Cala la condizione, ma soprattutto cala la concentrazione. I black-out sono sempre più una costante di ogni gara e la Lazio li paga cari. Al termine della sfida in Romania, a metterci la faccia ci ha pensato Francesco Acerbi, il quale ha usato parole dure per sottolineare il momento non positivo: “Non siamo ancora quella grande squadra che tutti si aspettano e che ci aspettiamo anche noi. È anche vero che qua se si perde una partita si va sotto terra, quando si vince sei un fenomeno. Serve equilibrio, ma questo dobbiamo trovarlo noi. Giustamente la gente viene allo stadio, ci critica e ci mancherebbe. Se andiamo dietro alle voci, però, e non siamo in grado di reagire, c’è qualcosa in noi che non va. Serve crescere!”. Un’analisi lucida, con la testa che volge al prossimo impegno: “Bisogna voltar pagina, poche parole. Fra tre giorni c’è il Parma, bisogna rimboccarsi le mani e dare tutto. Dobbiamo portare a casa la vittoria, cercare di guardare dentro noi stessi. È necessario farsi delle domande per dare qualcosa in più, tutti quanti. Domani ci guarderemo in faccia per un confronto, ma non c’è tempo: dobbiamo pensare alla prossima gara. Solo il campo bisogna far parlare”. Il campo sarà giudice, l’impegno col Parma in programma all’Olimpico alle 20.45, l’occasione per rimettersi sulla giusta carreggiata. Nulla è ancora perso, tutto è migliorabile ad inizio stagione e Inzaghi lo sa bene.