Martedì 23 Aprile 2024

Lazio, col Chievo ballottaggio Marusic-Basta

Prime prove tattiche della settimana per i biancocelesti, che domenica all'Olimpico affronteranno il Chievo Verona

Dusan Basta con la fascia da capitano al braccio contro il Vitesse

Dusan Basta con la fascia da capitano al braccio contro il Vitesse

ROMA, 19 gennaio 2018 – Allenamento mattutino per la Lazio di Simone Inzaghi in quel di Formello. Al quartier generale biancoceleste si è cominciato a fare sul serio in vista della gara di domenica contro il Chievo. Sono scattate le prime prove tattiche della settimana, e per il momento non ci dovrebbero essere sorprese nell'undici che scenderà in campo. L'unico ballottaggio riguarda l'esterno destro di centrocampo, dove Basta e Marusic si giocheranno una maglia da titolare. Quest'ultimo infatti, che ha scavalcato il serbo nelle gerarchie di Inzaghi, si allena da tre giorni insieme ai compagni, ma già da prima della sosta, aveva accusato un affaticamento muscolare. Verranno valutate anche domani e nella mattinata di dopodomani le sue condizioni, visto anche il tour de force che attende i biancocelesti nelle prossime settimane. Prima il Chievo, poi l'Udinese, infine le due gare col Milan, una in campionato e l'altra in Coppa Italia. Bisognerà gestire le forze, e tutti avranno l'occasione di dare il proprio contributo. Nessun dubbio invece per quanto riguarda il resto della formazione che scenderà all'Olimpico. L'esterno sinistro sarà Lulic, visto anche che Lukaku non si è allenato in questi giorni, e probabilmente non verrà nemmeno convocato. I centrali saranno invece Parolo, Leiva e Milinkovic, con Luis Alberto dietro all'unica punta Immobile. In difesa sciolte anche le ultime riserve. Il sostituto di Radu, che sarà squalificato, sarà Wallace, che completerà il reparto con Bastos e de Vrij. Ancora troppo presto per inserire dal primo minuto il nuovo acquisto Martin Caceres che verrà comunque convocato e partirà dalla panchina. A difendere i pali invece il solito Thomas Strakosha. ADESIVI ANTISEMITI – Intanto in casa Lazio c'è attesa anche per conoscere il verdetto del Tribunale Federale in merito alla questione adesivi antisemiti. Quest'oggi la questura ha chiesto due turni di partite a porte chiuse più un'ammenda per i biancocelesti. Presente era anche l'avv. Gian Michele Gentile, che all'uscita dal Tribunale ha fatto chiarezza sulla vicenda: ““La Procura ha chiesto due turni di sospensione, partite a porte chiuse e 50mila euro di ammenda. In difesa abbiamo fatto tutto quello che si poteva, seguito le istruzioni date dal GOS prima della partita, e adottato tutte le misure possibili”, ha dichiarato. Poi prosegue: “Non avevamo la possibilità di perquisire 15 delinquenti che si sono portati dietro 23 francobolli, perché le misure di queste figurine erano di 8 centimetri per 6 e non sono state portate sugli spalti, ma buttate in terra nei corridoi dello stadio”. Una difesa quella della Lazio che sembra essere solida, ma che probabilmente non salverà i biancocelesti da un provvedimento. L'avvocato ha infine concluso: “Il rappresentante della procura federale in campo non ha visto niente, quindi ritengo che non avendo la società la possibilità di perquisire il tifoso che va allo stadio, di fronte al delinquente che si porta la pistola o qualunque altra cosa che non si vede e non viene esposta al pubblico, ci sia una impossibilità di responsabilità”.