Giovedì 18 Aprile 2024

Lazio, Inzaghi: "Ora alziamo l'asticella. Serve una grande gara"

Il tecnico biancoceleste sulla sfida di domani contro l'Atalanta: "Loro squadra scomoda e organizzata ma anche noi siamo ben attrezzati"

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi

ROMA, 18 ottobre 2019 – Tutto pronto, la Serie A è pronta a ripartire. La Lazio di Simone Inzaghi è subito attesa dell’importante sfida contro l’Atalanta, che darà il via ad un ciclo ci partite complicate e ravvicinate. "Sarà un altro ciclo molto importante, sicuramente più impegnative rispetto a quelle del primo. Cercherò di scegliere in base a ciò che vedo in allenamento. L'Atalanta è una squadra scomoda e organizzata, proveremo a fare una grande partita", le parole del tecnico biancoceleste in conferenza stampa. Inzaghi è stato poi interpellato anche sulle parole di Lotito in settimana, che ha chiesto maggiore carattere alla squadra: “Voi giornalisti siete molto bravi il più delle volte a far dire cose che non si pensano. Il mio lavoro in questi 4 anni è sotto gli occhi di tutti. Un allenatore prende 10-20 decisioni in un giorno, deve sbagliare il meno possibile, ma ciò che è stato fatto è sotto gli occhi di tutti e nessuno può togliercelo. Lotito è un grandissimo motivatore, con le cose che ha detto ha provato a spronare tutto l'ambiente Lazio". L’obiettivo oggi ancor di più rimane il quarto posto: “Dobbiamo alzare questa famosa asticella. Abbiamo una squadra attrezzata, lo sono anche le altre. Dobbiamo essere consapevoli delle nostre capacità, ci manca questo tassello. A livello di gioco questo è il migliore anno, manca qualche punto in classifica, c'è rammarico. I ragazzi sanno che dobbiamo correre, l'Atalanta si è rinforzata con Muriel, Malinovskyi e Kjaer, ora hanno rotazioni che prima non avevano". Chiosa finale su Correa e Milinkovic: "Hanno lavorato molto bene, bisognerebbe vivere lo spogliatoio. Chi vive qua 24 ore sa le cose. Correa viveva un momento complicato per problemi suoi, aveva fatto un ottimo secondo tempo, non è improvvisato sul dischetto, si ferma sempre a fine allenamento. Abbiamo voluto fargli tirare il rigore. Dopo è sempre facile parlare. Sul momento bisogna prendere delle decisioni".