Mercoledì 24 Aprile 2024

Juventus, da promessa a esubero: la parabola discendente di Rugani

Doveva essere il difensore del futuro bianconero secondo Allegri. Invece Rugani lascerà Torino per ripartire da Roma

Daniele Rugani

Daniele Rugani

Torino, 22 agosto 2019 - L'avventura di Daniele Rugani alla Juventus è agli sgoccioli. Quella che fino a qualche settimana fa era solo una sensazione si è trasformata ormai in una certezza. I bianconeri avevano provato a vendere il giocatore già in Inghilterra, senza però riuscire a concludere l'affare prima della chiusura del mercato. Così è rimasta in piedi solo la pista Roma, fra le prime società a sondare il terreno vista la necessità di acquistare un centrale difensivo. Inizialmente la trattativa non è decollata, ma Rugani è comunque rimasto nella lista dei calciatori in partenza, tanto da non essere utilizzato in occasione delle ultime amichevoli disputate dai campioni d'Italia.

Un segnale inequivocabile di come la Juve fosse solo in attesa della proposta giusta. Nelle scorse ore la Roma ha rilanciato la propria offensiva, accettando in parte le condizioni dei bianconeri, che chiedevano un prestito con obbligo di riscatto. La cifra che i capitolini pagheranno più avanti si dovrebbe aggirare attorno ai 20/25 milioni, con i giovani Alessio Riccardi, gioiellino della Primavera giallorossa, e Zan Celar inseriti nella trattativa. Con la cessione di Rugani, Madama non solo snellirà la rosa, ma realizzerà un'importante plusvalenza, visto che il difensore è cresciuto nelle giovanili della Vecchia Signora. Eppure, l'amarezza nei dirigenti bianconeri per quello che poteva essere e che non è stato, c'è eccome.

Dopo l'esperienza biennale a Empoli sotto la guida di Maurizio Sarri, Rugani era tornato a Torino con tante aspettative su di sé. Più volte Massimiliano Allegri lo ha definito il difensore del futuro della Juventus e della Nazionale, ma per il momento il ragazzo non è riuscito ad affermarsi a certi livelli. Vuoi per un carattere e uno stile di gioco risultati spesso troppo morbidi, vuoi per la folta concorrenza che c'è in bianconero. Fatto sta che Rugani, dopo l'acquisto di Matthijs de Ligt - lui sì destinato a diventare il leader della retroguardia negli anni a venire - ha visto il suo possibile spazio ridursi ancor di più rispetto allo scorso anno. Questo nonostante che sulla panchina bianconera sia arrivato Sarri, suo grande estimatore.

Come se non bastasse, durante la preparazione Rugani è stato scavalcato nelle gerarchie pure da Merih Demiral, che ha conquistato la permanenza alla Juve a scapito del numero 24, che adesso ricomincerà dalla Capitale per tentare di diventare quello che non è stato in grado di essere all'ombra della Mole.