Sarri e Ronaldo a colloquio
Torino, 23 settembre 2019 - Neanche il tempo di godersi la vittoria sul Verona che per la Juventus è già vigilia di campionato. Domani i bianconeri scenderanno in campo a Brescia per il secondo anticipo della quinta giornata. Possibile, visti gli impegni ravvicinati, che Maurizio Sarri cambi ancora formazione rispetto a quella vista sabato contro l'Hellas. "Voglio tutti i dati dai preparatori e lo staff per decidere con lucidità. Inutile andare a cercarsi infortuni adesso - dice il tecnico della Vecchia Signora nella classica conferenza pre gara. E' importante avere continuità, ma c'è bisogno di fare anche altre valutazioni". Valutazioni che andranno fatte ad esempio su Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain.
"Ronaldo ieri aveva un piccolo problema all'adduttore ed è normale. Devo capire per chi è indispensabile il riposo. Gonzalo? Non ha avuto fratture al naso, quindi penso sia a disposizione. La grande difficoltà che ha avuto in partita è stata la fatica a respirare per il tamponamento". Saranno certamente assenti invece Giorgio Chiellini e Douglas Costa, la cui assenza sta pesando - per motivi diversi - su questa Juve. " In questa fase è diventato importantissimo per noi Matuidi per motivi tattici, ma un altro giocatore importante lo stava diventando Douglas Costa, poi purtroppo è arrivato l'infortunio. Un giocatore che mentalmente ci sta mancando tanto è invece Giorgio".
Spostando l'attenzione sul Brescia, Sarri ci tiene a mettere in guardia i suoi. "Si vede che c'è lavoro dietro, mi ha dato un'ottima impressiona finora. Parliamo di una squadra organizzata, che esprime un calcio piacevole e in questo momento è pericolosa - il pensiero dell'allenatore ex Napoli - Si tratta inoltre di una formazione in condizione e l'esordio di Balotelli può dare una botta di entusiasmo all'ambiente. Sarà una partita insidiosa: affrontare queste squadre, che sono molto in salute, nasconde delle insidie per noi come per tutti".
Infine, una battuta da parte di Sarri su questi suoi primi mesi alla Juventus. "Qui c'è un alto livello di organizzazione, ci sono persone con cui mi trovo benissimo. Poi c'è l'aspetto tecnico, capire le caratteristiche di tutti i giocatori. Tutti hanno qualità evidenti, altri che riconosci lavorandoci giorno dopo giorno. Quello è l'adattamento: permettere ai calciatori di esprimersi al meglio mantenendo l'equilibrio di squadra. Questi sono i tentativi su cui bisogna innescare un modo di giocare e pensare. Poi ci vuole tempo, non è un videogioco".