Juventus, fallimento fa rima con rivoluzione. Pirlo, Paratici e Nedved al passo d'addio?

L'ambiente bianconero si prepara a un'estate di profondi cambiamenti

La dirigenza bianconera e John Elkann, presidente di Exor e cugino di Andrea Agnelli

La dirigenza bianconera e John Elkann, presidente di Exor e cugino di Andrea Agnelli

Torino, 10 maggio 2021 - La Juventus si lecca le ferite il giorno dopo l'ennesima delusione stagionale. Un altro 0-3 casalingo, il secondo della stagione dopo quello incassato con la Fiorentina. Un'altra serata di umiliazione per i bianconeri, che vedono allontanarsi il treno Champions. A tre giornate dalla conclusione del campionato, la Vecchia Signora ha tre lunghezze di svantaggio dalla coppia delle seconde composta da Atalanta e Milan, una dal quarto posto del Napoli. Peccato però che inerzia e calendario (Sassuolo, Inter e Bologna) siano avversi ai piemontesi, che salvo miracoli o clamorosi capitomboli delle avversarie dovranno accontentarsi dell'Europa League per la prossima annata, in attesa di capire come si risolverà il braccio di ferro con la Uefa sul fronte Superlega

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Pochi stimoli

Contro un Milan decisamente più voglioso e preparato, la compagine di Andrea Pirlo ha mostrato il peggio di sé: tanti errori in fase di impostazione, zero idee in attacco e scarso desiderio di lottare per un traguardo che, evidentemente, non stimola a sufficienza il gruppo, abituato a trionfare in campionato da nove anni a questa parte. Le motivazioni saranno maggiori fra otto giorni, quando ci sarà un trofeo in palio come la Coppa Italia? Difficile dirlo, anche perché battere l'Atalanta al Mapei Stadium non significherebbe salvare la stagione, fallimentare sotto ogni punto di vista. Solo con il guizzo Champions le critiche potrebbero essere meno aspre, ma probabilmente non basterebbe per cambiare il destino di questa squadra. 

Rivoluzione nell'aria

L'estate, a prescindere da come andrà in archivio l'annata, porterà infatti dei profondi cambiamenti. Non solo in panchina, ma anche dietro la scrivania. Fabio Paratici e Pavel Nedved hanno entrambi il contratto in scadenza e, se vale quanto detto a più riprese da Andrea Agnelli in merito alle responsabilità individuali, sono i primi indiziati a salutare. Ovviamente lo stesso discorso vale per Pirlo, dal quale qualcuno si sarebbe aspettato un passo indietro ieri sera. Invece, il tecnico bianconero si tiene stretto il proprio incarico, fino a quando non sarà la società a comunicargli l'esonero. Società che tuttavia anche dopo la batosta con il Milan ha preferito il silenzio. 

"Svegliatevi tutti"

Chi ha parlato invece è Lapo Elkann. "Vedere la Juventus così fa male al cuore. La Storia e la Maglia meritano più amore, rispetto, passione e professionalità. Svegliatevi tutti”, ha scritto sui social il fratello del presidente Agnelli. Allo Stadium ieri sera c'era anche John Elkann, numero uno di Exor, che a lungo ha dialogato con il cugino prima e durante la partita. Chissà cosa avranno pensato dopo una figuraccia del genere. 

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