Massimiliano Allegri
Torino, 21 marzo 2019 - Ancora cinque giorni e la Juventus tornerà ad allenarsi. Nel frattempo, i pochi calciatori che non hanno lasciato Torino (sono addirittura 17 i nazionali in giro per il mondo) stanno svolgendo lavoro personalizzato. L'obiettivo è quello di recuperare più giocatori possibile per l'andata dei quarti di finale in casa dell'Ajax (10 aprile). In questo senso, la pausa è arrivata nel momento ideale. Per il rush finale di stagione, Massimiliano Allegri ha bisogno di forze fresche, il che implica la possibilità di rotazioni ampie fra campionato e Champions League. Inoltre serviva staccare la spina da impegni ufficiali dopo la grande impresa compiuta contro l'Atletico Madrid.
Una gara in cui la Vecchia Signora ha speso tanto sia dal punto di vista fisico che mentale. Lo sforzo è stato pagato pochi giorni dopo con il Genoa: poco male, alla luce dei 15 punti di vantaggio che i bianconeri possono contare sul Napoli. Insomma, in casa Juve non è scattato alcun allarmismo. A lasciare sereno Allegri c'è anche un dato statistico interessante che riguarda la reazione dei suoi alle soste. In questa stagione, alla prima partita utile dopo le settimane di stop, Chiellini e compagni hanno sempre vinto, fatta eccezione per il pareggio casalingo con il Genoa. Nelle altre occasioni con Sassuolo, Spal e Milan (Supercoppa Italiana), Madama ha festeggiato.
Non solo, perché se si tiene presente pure della prima uscita in campo europeo dopo la pausa, si nota come la Signora abbia fatto tre su tre fra le trasferte a Valencia e Manchester e la sfida interna contro gli spagnoli. Numeri insomma che lasciano ben sperare in ottica Ajax, anche se prima ci saranno da affrontare gli impegni di campionato con Empoli, Cagliari e Milan. Test importanti per i giocatori, chiamati a riconcentrarsi solo e soltanto sulla Juve, anche perché quella in corso è l'ultima sosta da qui al termine della stagione. Per la felicità degli appassionati bianconeri, a cui proprio le pause per le Nazionali restano indigeste. Molto meno agli uomini di Allegri, che non perdono il filo del discorso con la vittoria neanche dopo essersi lasciati e ritrovati a distanza di giorni.