Venerdì 19 Aprile 2024

Juventus, Morata: "Momento difficile, ma possiamo risalire"

Le parole dello spagnolo dal ritiro della sua Nazionale: "Ho lavorato molto per la squadra e non sono stato lucido in zona gol. Vorrei giocare meglio"

Morata contro la Fiorentina

Morata contro la Fiorentina

Torino, 10 novembre 2021 - Nonostante un rendimento certamente non eccelso con la Juventus, Alvaro Morata è stato nuovamente convocato dalla Spagna per gli impegni validi per le qualificazioni al prossimo Mondiale contro Grecia e Svezia. Svezia che gli iberici rincorrono a due punti di distanza nella classifica del gruppo B. Per centrare quei due successi che consegnerebbero alle Furie Rosse il pass per il Qatar, il commissario tecnico Luis Enrique potrebbe affidarsi in avanti proprio all'ex Real Madrid, che in questo avvio di stagione ha messo a segno appena quattro gol in 14 apparizioni con la Vecchia Signora, sbloccandosi una settimana fa contro lo Zenit San Pietroburgo dopo un digiuno lungo sette partite. 

"Non lucido in zona gol"

"Sono stato fuori quasi un mese, avevo fretta di rientrare ma non stavo bene fisicamente. Ho lavorato molto per la squadra e non sono stato lucido in zona gol. Nelle ultime gare ho giocato a sinistra, quasi da esterno. L'importante è scendere in campo e fare quello che chiede l'allenatore, ovviamente mi piacerebbe giocare meglio e segnare più gol", le parole di Morata rilasciate al quotidiano spagnolo El Pais. Un'intervista questa nella quale ha parlato in generale anche del momento attraversato dalla Juventus. "Non stiamo vivendo un bel periodo, ma abbiamo un grande gruppo. Sarà molto difficile tornare nelle prime posizioni, ma lo abbiamo già fatto in passato. Tutto quello che dobbiamo fare - il pensiero del classe '92 - è essere obiettivi e dimenticare le cose che non si possono fare e tornare in zona Champions League".

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Attacco poco prolifico

Nel mirino della critica c'è soprattutto la prolificità dell'attacco bianconero, andato piuttosto bene in Europa (nove reti in quattro gare), ma insufficiente in campionato (solo 16 gol in 12 partite). A pesare inevitabilmente c'è anche l'addio a Cristiano Ronaldo, che nella scorsa stagione aveva contribuito alla causa con 36 sigilli. "La partenza di Cristiano? Siamo tutti sotto pressione. Io sono in prestito, forse è per questo che la gente parla più di me - ha sottolineato Morata - Quando non sei padrone del tuo destino, l'unica cosa che puoi fare è continuare a lavorare sodo". 

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