Mercoledì 24 Aprile 2024

Juventus, che Morata: lo spagnolo si esalta ancora in Champions

Il numero 9 torna decisivo in campo europeo con indosso la maglia bianconera, riportando alla mente dei tifosi tanti bei ricordi del passato

Il momento del primo gol di Morata

Il momento del primo gol di Morata

Torino, 21 ottobre 2020 - Chiamatelo l'uomo di Coppa. Alvaro Morata si conferma ancora una volta decisivo in Champions League con la maglia della Juventus. Vederlo segnare la doppietta di Kiev avrà riportato alla mente dei tifosi bianconeri lo straordinario ruolino di marcia dello spagnolo in campo europeo nella stagione 2014/15, quando l'attaccante seppe trascinare la Vecchia Signora sino alla finale di Berlino grazie a cinque reti, tutte nella fase a eliminazione diretta. Fra i ricordi sarà riaffiorata pure la prestazione magnifica di Monaco di Baviera, nel 2016, che tuttavia non bastò per eliminare il Bayern. Cinque annate e tre club (Real Madrid, Chelsea e Atletico Madrid) più tardi, la storia pare ripetersi. 

"Conta vincere"

Il binomio Champions-Juventus evidentemente esalta particolarmente il classe '92: basti pensare al fatto che nove dei 17 sigilli collezionati nella massima competizione europea li ha siglati da giocatore bianconero. "E' bello disputare la Champions con questa maglia, sappiamo cosa significa per noi - chiosa Morata dopo la vittoria con la Dinamo Kiev - Il calcio ogni anno ti dà una nuova possibilità, dobbiamo provarci fino alla fine. In questo club e in questa squadra tutti lottiamo per questo. Siamo solo all’inizio ma era fondamentale vincere per cominciare bene. La mia doppietta? L’ho detto tante volte: i gol vanno bene se permettono alla squadra di vincere. Per me non sono la cosa più importante". 

Intesa con Pirlo

Un atteggiamento che sicuramente piace ad Andrea Pirlo, che in estate ha dato il suo placet per il ritorno dell'iberico, avendoci giocato assieme e conoscendone le potenzialità. E Morata dal canto suo ha spinto per riapprodare alla Juventus, dicendosi pronto a tutto. L'attaccante si è messo a disposizione del nuovo mister sin dal primo giorno e, dopo un esordio non esaltante con la Roma, sia a Crotone che a Kiev ha lasciato eccome il segno, dimostrando di potersi caricare sulle spalle l'attacco della Signora in assenza di sua maestà Cristiano Ronaldo. Specie quando risuona la musichetta della Champions: chissà che il numero 9 non possa ripetersi anche contro il Barcellona fra una settimana, nel big match che metterà in palio la testa del girone G. 

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