Juventus, McKennie: "Sognavo la Premier, ma la Signora mi ha stregato"

Il centrocampista classe '98: "Che bello giocare con Ronaldo ed essere allenato da Pirlo"

Weston McKennie in azione

Weston McKennie in azione

Torino, 9 ottobre 2020 - "Il mio sogno era quello andare in Premier League, ma quando la Juventus mi ha chiamato, con questi giocatori, con questo staff e con Andrea Pirlo in panchina, mi ha intrigato subito. Un club che vince è una grande sfida, ci sono i migliori al mondo, è perfetto per i miei obiettivi. Voglio conquistare dei titoli e fare la storia di questa società". Firmato Weston McKennie, uno dei volti nuovi della Vecchia Signora versione 2020/21. L'ex Schalke 04, arrivato durante il calciomercato estivo/autunnale da poco andato in archivio, ha impressionato positivamente contro la Sampdoria per l'intensità che ci ha messo, mentre qualche difficoltà in più è subentrata nella gara successiva con la Roma. Ma il suo percorso di crescita è solo all'inizio. 

Idolo Cristiano Ronaldo

"La mia esperienza a Torino? Direi che sta andando bene. Tutti mi stanno aiutando tanto ad ambientarmi - le parole del centrocampista statunitense a Espn - Il primo giorno è stato bello: entrare nello spogliatoio e cantare davanti agli altri è stato strano, ma poi li ho visti e ho pensato di poter imparare tanto da questi ragazzi". Fra questi anche quel Cristiano Ronaldo grande idolo di McKennie. "E' un onore essere con lui. Ricordo la prima volta che l'ho visto, mi sono detto di restare calmo. E' un ragazzo genuino, va dritto al punto. Scherziamo, mi chiama 'Texas Boy'. Potrebbe essere snob ma non è così, ti aiuta e supporta a prescindere dalla tua età o dalla tua carriera". 

Su Pirlo

Carriera che ha messo in luce quali caratteristiche di McKennie fino a questo momento? "Mi definirei un calciatore box-to-box, dato che mi piace dribblare, ma pure fare tackles. Mi paragonano a Vidal, a Gattuso: insomma, a giocatori del genere - racconta il classe '98 - Avere Pirlo come mister? Non ho niente di cui lamentarmi, è stato uno dei motivi per cui sono venuto alla Juventus: mi ha stimolato tanto sapere che c'era lui in panchina. Mi ha affascinato la possibilità di essere allenato da uno come Pirlo. Ora è il mio tecnico e la reputo una gran bella cosa". 

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