Mercoledì 24 Aprile 2024

Juventus-Lazio 3-1: Rabiot e Morata (doppietta) firmano la rimonta

Nel primo tempo è Correa a sbloccare il risultato. Il centrocampista francese firma il pari, poi nella ripresa lo spagnolo ribalta tutto con una doppietta in tre minuti

Morata e Rabiot, i due protagonisti del 3-1 Juve alla Lazio (Alive)

Morata e Rabiot, i due protagonisti del 3-1 Juve alla Lazio (Alive)

Torino, 6 marzo 2021 - Altri tre gol, altri tre punti, sempre all'Allianz Stadium: dopo lo Spezia, la Juventus manda al tappeto anche la Lazio, battuta 3-1 in rimonta. Dopo il vantaggio di Correa, i bianconeri trovano il pari con uno splendido gol di Rabiot prima dell'intervallo. Nella ripresa, con Ronaldo a tifare per i compagni dalla panchina, è Morata a prendersi la scena con una doppietta nel giro di tre minuti che indirizza in maniera decisiva il match. Per la Signora si tratta di una vittoria fondamentale, che le permette di blindare il terzo posto in classifica e di avvicinarsi alle milanesi, in attesa dei risultati di domani e lunedì'. I biancocelesti invece rischiano di vedere allontanarsi le posizioni Champions. 

La sblocca Correa

Nella Vecchia Signora la sorpresa è la panchina iniziale di Ronaldo, con Morata e Kulusevski in avanti. L'altra novità è la posizione di Danilo, schierato a centrocampo dove solitamente agisce uno fra Arthur e Bentancur, entrambi assenti. Occasione dal 1' sia per Bernardeschi che Ramsey. Dall'altra parte c'è Correa in attacco assieme a Immobile, mentre sull'out di destra Lulic vince il ballottaggio con Akpa Akpro. Più Lazio che Juve nei primi minuti. L'approccio dei biancocelesti è decisamente aggressivo e non è un caso che la prima palla gol del match nasca dal recupero di Milinkovic-Savic, con Fares che spedisce la sfera alta sopra la porta di Szczesny. Ancor più insidiosa la punizione della mezzala serba, out di un soffio. Il vantaggio ospite è nell'aria, ma arriva nel modo più inaspettato: Kulusevski perde un pallone clamoroso e serve Correa, che prima supera Demiral, poi fa secco Szczesny al 14'. 

Perla Rabiot 

Il vantaggio mette le ali ai ragazzi di Inzaghi, che hanno un'altra chance: Szczesny però non si fa sorprendere dal destro a giro di Milinkovic-Savic. Scampato il pericolo, i campioni d'Italia tentano di ridestarsi dal torpore iniziale. Al 24' episodio da moviola: in area laziale, Chiesa viene fermato da Acerbi, la palla carambola sul braccio largo di Hoedt, ma Massa e nemmeno il Var considerano il tocco punibile con il calcio di rigore. I piemontesi protestano in maniera vibrante. E' la scossa emotiva per la Juve, che dal quel momento in avanti sale di colpi. Al 37' è Morata ad andare a un passo dal pari svettando di testa sulla punizione di Bernardeschi. L'1-1 è solo questione di minuti, per la precisione due. Già, perché al 39' l'attaccante spagnolo premia l'inserimento di Rabiot, che da posizione defilata si inventa un sinistro che sorprende Reina. Prima dell'intervallo c'è ancora tempo per la conclusione di Fares che si spegne non di molto sul fondo. 

Uno-due Morata 

La ripresa si apre in maniera scoppiettante. Al 49' Chiesa impegna Reina dopo una splendida azione personale. Poi è il turno della Lazio: Szczesny mura in uscita Correa, mentre sul successivo colpo di testa di Milinkovic-Savic, il polacco deve ringraziare la traversa. L'equilibrio sembra poter essere spezzato da un momento all'altro ed è ciò che accade al 57', quando Chiesa recupera palla a centrocampo e lancia Morata, che non dà scampo a Reina. Non sazia, la Vecchia Signora assesta nel giro di due minuti un altro colpo durissimo alla truppa romana: Ramsey si guadagna il fallo da rigore causato da Milinkovic-Savic e dal dischetto Morata non perdona. 

Si rivedono Arthur e Bonucci

La doppietta del numero 9 di casa spezza le gambe ai biancocelesti, chiamati a scalare un vero e proprio Everest per rimontare. I viaggianti traballano, ma non cadono al tappeto. Immobile chiama in causa Szczesny, che non si fa trovare impreparato, mentre il tentativo di Correa non inquadra il bersaglio grosso per un soffio. Nel frattempo Pirlo lancia nella mischia sia Ronaldo, sia i rientranti Arthur e Bonucci, oltre a McKennie. La Juve si limita a gestire e a difendersi in maniera ordinata. Lo striscione del traguardo è vicino, la Lazio ci prova orgogliosamente fino alla fine, ma gli assalti non hanno fortuna, come il tiro di Fares che finisce sull'esterno della rete. E così, dopo tre minuti di recupero, la squadra di Pirlo festeggia il secondo successo consecutivo in campionato. 

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