Sabato 20 Aprile 2024

Juventus, sospiro di sollievo per Pjanic: solo un leggero affaticamento all'adduttore

Gli esami strumentali hanno escluso lesioni muscolari per il giocatore bosniaco, la cui presenza in Champions League a Lione non sembra assolutamente a rischio

Miralem Pjanic

Miralem Pjanic

Torino, 17 febbraio 2020 - Maurizio Sarri può tirare un sospiro di sollievo: Miralem Pjanic non ha niente di grave. Solo un lieve affaticamento all'adduttore destro per il bosniaco, uscito ieri dopo appena sette minuti dal suo ingresso in campo nella ripresa con il Brescia. Gli esami strumentali a cui si è sottoposto stamani il centrocampista della Juventus hanno infatti escluso lesioni muscolari. Le sue condizioni verranno monitorate giorno dopo giorno, ma la presenza del classe '90 non sembra affatto a rischio per l'andata degli ottavi di finale di Champions League in casa del Lione, in programma per mercoledì 26 febbraio. 

Ben più incertezza c'è per sabato, quando la Vecchia Signora farà visita alla Spal. Possibile, anzi probabile che il giocatore non venga rischiato, con Rodrigo Bentancur a prenderne il posto in cabina di regia, così come accaduto ieri. Prova confortante quella offerta dal giovane uruguaiano, ritenuto da Sarri l'elemento più adatto della rosa per ricoprire i panni di vice Pjanic, seppur con altre caratteristiche. E chissà che il riposo non possa giovare al regista ex Roma, apparso in netto calo da orami diverse settimane a questa parte dopo un brillante inizio di stagione. D'altronde, il numero 5 bianconero è stato impiegato con grandissima continuità da Sarri (solo due le partite saltate da "Mire", con 31 presenze di cui appena una alzandosi dalla panchina) ed è normale che il motore sia in riserva. 

Anche perché a Pjanic viene richiesto di essere il faro della squadra, il playmaker che avvia l'azione e dai cui piedi passa la maggior parte dei palloni. Un ruolo faticoso e che richiede un dispendio importante di energie mentali prima che fisiche. Insomma, uno stop seppur minimo non potrà che aiutare il bosniaco, che non vuole mancare assolutamente in Champions contro la sua ex squadra. Prima di approdare in Italia infatti il calciatore della Juve è cresciuto in Francia, prima al Metz e poi al Lione, dove ha passato tre anni, collezionando 121 presenze e 16 reti e facendosi apprezzare particolarmente dai tifosi dell'Olympique.