Martedì 23 Aprile 2024

Juventus, basta Douglas Costa. Genoa ko, Napoli riavvicinato

La Vecchia Signora non entusiasma, ma il gol ddo Douglas Costa è sufficiente per battere il Grifone, mai davvero pericoloso dalle parti di Szczesny

L'esultanza di Douglas Costa

L'esultanza di Douglas Costa

Torino, 22 gennaio 2018 - Allegri lo va ripetendo spesso: se si vuole lo spettacolo che si vada al circo. Beh, di certo lo spettacolo stasera non ha albergato all'Allianz Stadium, ma la Juventus ha comunque ottenuto il massimo. 1 a 0 con il terzo gol stagionale di Douglas Costa, un lampo nella notte di Torino, che manda ko il Genoa e che regala tre punti di platino a Higuain e compagni nella rincorsa al Napoli, distante di nuovo appena una lunghezza. Ma la Vecchia Signora, dopo un ottimo avvio e un match comunque sempre in controllo, patisce nel finale l'assalto del Grifone, che non impensierisce mai Szczesny, ma che comunque crea delle mischie nell'area bianconera che tengono con il fiato sospeso lo Stadium intero, che al 93' può comunque esultare per la quinta vittoria di fila in campionato.

Allegri schiera la formazione tipo, con Lichtsteiner e Douglas Costa che si aggiudicano i rispettivi ballottaggi con Barzagli/De Sciglio e Bernardeschi. Parte forte la Juve, che dopo neanche cinque minuti si fa vedere dalle parti di Perin con un paio di tiri da fuori di Pjanic e Khedira. Al 7', il portiere rossoblù è chiamato in causa dalla punizione del numero 5 bianconero, bella da vedere ma non abbastanza forte ed angolata per sorprendere Perin. Basta poco però alla Signora per passare: Douglas Costa vince un rimpallo sulla trequarti avversaria, apre per Mandzukic che è lucidissimo nel chiudere il dai e vai con il compagno, che da due passi firma la più facile delle reti. Il gol è sostanzialmente l'unica emozione del primo tempo, perché i campioni d'Italia tengono in mano la gara, senza concedere neanche la parvenza di un'occasione al Grifone, ma non riescono più a rendersi davvero pericolosi. 

Il copione della partita non cambia nella seconda frazione. Madama attacca alla ricerca del raddoppio, che sfiora per due volte nel giro di pochi secondi: prima il tentativo di Lichtsteiner salvato sulla linea dalla difesa genoana, poi il destro di Khedira parato in due tempi da Perin. Il match scivola via stancamente, perché alla Juve va benissimo così. Non ad Allegri che si sgola in panchina, e nemmeno alla squadra di Ballardini, che dopo aver resistito prova a mettere paura alla Signora. Così facendo gli ospiti prestano il fianco alle ripartenze bianconere, ma la mira di Pjanic e Matuidi è sballata. Si arriva così agli ultimi minuti dove il forcing del Grifone non produce alcunché, se non delle mischie sventate in ogni occasione dalla retroguardia locale o dalle uscite sicure di Szczesny.

Il muro juventino non crolla e dopo tre minuti di recupero l'urlo liberatorio dello Stadium. I tifosi bianconeri non si saranno divertiti, ma si sa qual è il motto in casa bianconera: vincere non è importante, è l'unica cosa che conta.