Juventus eliminata, Agnelli blinda Ronaldo e allontana Sarri

"CR7 resterà sicuro. L’allenatore? Valuteremo. Abbiamo bisogno di entusiasmo". Pirlo è già in casa. Zidane e Guardiola sogni, Inzaghi piace.

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Nella pacatissima rabbia post-partita, Andrea Agnelli non dice che Maurizio Sarri verrà esonerato. Ma non lo conferma nemmeno, nonostante le reiterate domande vadano a finire lì. E questo non sgomberare il campo dai dubbi, alimenta in modo feroce l’idea che la Juve cambierà. Andrea Agnelli traccia un bilancio "agrodolce" e dice che "le valutazioni andranno fatte assieme a tutte le altre componenti del club".

Champions League, Juve eliminata

Il vicepresidente Nedved e il capo dell’area sport Paratici hanno spinto per Sarri un anno fa e ora proveranno a chiedere di concedere altro tempo a una rivoluzione tecnica cominciata nel post-Allegri. Il punto è se Agnelli avrà voglia di aspettare, sapendo che Ronaldo, lui sì confermatissimo dal presidente ("Cristiaano sarà sicuramente con noi il prossimo anno"), avrà forse un’altra grande cartuccia da sparare per colpire il bersaglio europeo.

Sarri ha fatto peggio di Allegri perché ha vinto lo scudetto col punteggio più basso degli ultimi nove anni ed è uscito agli ottavi contro un avversario - parole di Agnelli - "per cui nessuno aveva versato lacrime al momento del sorteggio". L’unica cosa che può salvare Sarri - ma sarebbe un colpo di scena - è il tempo che manca, con la nuova stagione già alle porte. Ma chi potrebbe essere il nuovo tecnico? Proprio per le tempistiche, i nomi più percorribili sono Simone Inzaghi - amico d’infanzia di Paratici e forse a fine ciclo con la Lazio (non ha firmato il rinnovo) - e Andrea Pirlo, fresco di under 23 bianconera: ma quest’ultima ipotesi è molto remota, andrebbe contro la filosofia della Juve che non improvvisa, ma pianifica e per il Maestro ha già deciso un percorso preciso. I sogni restano Zidane e Guardiola.