Cosa rischia la Juventus. L'incubo di un'altra retrocessione

Il capo de gli 007 della Figc studia le carte. L’ipotesi più probabile: una multa e punti di penalizzazione

Roma, 2 dicembre 2022 - La mossa del procuratore federale Giuseppe Chinè, dopo l’apertura del fascicolo sul ’filone stipendi’ dell’inchiesta di Torino, è un termometro preciso sulla delicatezza del momento. Il capo degli 007 Figc ha deciso di condividere i faldoni recapitati dai magistrati torinesi con un solo collaboratore, suo fedelissimo. Un particolare apparentemente poco ’eccitante’, ma non per chi conosce ritmi e rituali della giustizia sportiva. La mossa – evitare spifferi (almeno da via Allegri) – è proporzionale alla complessità del momento. Ma procediamo con ordine.

Cristiano Ronaldo, 37 anni, è rimasto alla Juventus tre stagioni segnando 95 gol
Cristiano Ronaldo, 37 anni, è rimasto alla Juventus tre stagioni segnando 95 gol

Ne bis idem. Sono le tre parole in latino che, per ora, blindano la Juve da un nuovo processo per le plusvalenze. E cioè non si può essere processati due volte per lo stesso fatto. E la Juve (con altri 10 club) è già stata giudicata e assolta in via definitiva a maggio. Juve al sicuro dunque? Sì, se non emergono fatti nuovi rilevanti. No, invece, se dalle intercettazioni dovessero emergere conversazioni gravi e compromettenti. E cioè: nelle diverse inchieste sulle plusvalenze di questi ultimi anni, il punto di rottura è sempre lo stesso: chi può stabilire con esattezza il valore di un calciatore? In base a cosa? Proprio la soggettività della questione ha rappresentato la salvezza dei club. Attenzione però: nell’ipotesi in cui dovessero emergere conversazioni telefoniche compromettenti, tipo: "Questo giocatore vale 500mila euro, ma mettiamo 20 milioni per aggiustare il bilancio" allora sarebbero guai seri per la Juve e i club coinvolti.

Articolo 31. La stella polare dell’inchiesta stipendi, sul fronte sportivo, è l’articolo 31 del codice e cioè quello delle violazioni amministrative. Tendiamo a escludere il comma 2, il più scabroso e cioè la falsificazione di documenti per mettere a posto i conti e iscriversi al l campionato. Qui le sanzioni sarebbero pesantissime: penalizzazione, retrocessione ecc.

Sotto la lente l’accordo sulla riduzione delle mensilità di stipendio (4) in era Covid. Secondo l’accusa i giocatori rinunciarono a un solo stipendio recuperando poi gli altri tre. Situazione che avrebbe consentito alla Juve di portare a bilancio 90 milioni a fronte dei 22,3 che secondo l’accusa sarebbe la cifra reale. In questo caso il tariffario del comma 3 (violazione in materia di stipendi, premi) prevede ammenda o "uno o più punti di penalizzazione". Attenzione: la pena deve essere afflittiva. E cioè se la Juve si ritrovasse quarta in classifica e con la penalizzazione perdesse la qualificazione in Champions, ok. Ma nel caso fosse decima senza effetto penalizzante, la pena sarebbe spostata alla stagione seguente.