Juventus, cosa rischia a livello sportivo? Dalla penalizzazione alla retrocessione

Il presidente della Figc Gravina: "Temo che questa vicenda possa riguardare anche altri soggetti"

Torino, 30 novembre 2022 - Cosa rischia la Juventus dal punto di vista sportivo? E' la domanda che si fanno i tifosi bianconeri riguardo all’inchiesta 'Prisma' di Torino e dopo le dimissioni dell’intero cda del club piemontese. Da ieri, la procura della Figc ha aperto un'inchiesta riguardante le scritture private tra la Vecchia Signora e i suoi calciatori. Secondo l'ipotesi della procura della Repubblica di Torino, si sarebbe ottenuto un taglio fittizio degli stipendi e una riduzione dei costi nei bilanci del 30 giugno 2020 e 30 giugno 2021, omettendo la posizione debitoria della società nei confronti dei tesserati. Se dovesse essere riconosciuta la colpevolezza della Juventus, si andrebbe incontro a due scenari, diversi dalla semplice multa per “irregolarità gestionali”. 

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John Elkann assieme ai tifosi bianconeri
John Elkann assieme ai tifosi bianconeri

Due ipotesi

Il primo riguarda i punti di penalizzazione in classifica, da applicare nella stagione corrente o nella prossima. In questo caso, il club bianconero verrebbe punito per “essersi avvalso, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti”. L'ipotesi peggiore invece porta alla retrocessione. Ipotesi a dir poco remota per usare un eufemismo e che scatterebbe solo se venisse appurato il reato di “trucchi a bilancio”, necessari per iscriversi ai campionati seguenti.

"Altri soggetti coinvolti?"

Sull'argomento si è espresso in giornata Gabriele Gravina, in occasione dell'evento "Calcio & Welfare" tenutosi a Napoli. "Non mi piace l’idea di sanzionare alcune realtà, nel caso specifico la Juventus, prima che ci sia stato un processo. Ci sono delle indagini, ci sono delle acquisizioni di atti, la nostra procura è allertata, ma non conosciamo l’esito e lasciamo andare avanti la magistratura ordinaria - le parole del numero uno della Figc - C’è comunque un collegamento tra i due rami di giustizia, aspettiamo cosa emerge dal processo e poi facciamo una riflessione sul sistema, ma ora non colpevolizziamo e sanzioniamo i soggetti prima delle indagini. Se vogliamo andare sul linciaggio di piazza non è un problema, ma stiamo calmi perché temo che quel tema possa riguardare anche altri soggetti".

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