Juventus, alla scoperta delle avversarie di Champions League

Dallo United di Mourinho e del grande ex Pogba al Valencia di Marcelino: ecco perché la Signora ha tutte le carte in regola per chiudere in testa al girone H Sorteggio Champions 2019, Inter con il Barcellona. Alla Roma il Real Madrid

Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri

Torino, 31 agosto 2018 - L'urna di Montecarlo ha indicato la strada verso gli ottavi di finale di Champions League della Juventus. Si parte il 19 settembre dal Mestalla di Valencia, per poi chiudere allo Stade de Suisse di Berna contro lo Young Boys. Un girone, quello H, abbordabile per i bianconeri, ma che nasconde più di un'insidia. L'obiettivo è innanzitutto il passaggio del turno, anche se sarebbe sbagliato limitarsi al compitino: la Vecchia Signora ha infatti tutte le carte in regola per qualificarsi da prima della classe. Questo nonostante la presenza nel gruppo del Manchester United, che intimorisce più per la storia che per il proprio presente.

I Red Devills finora hanno arrancato in campionato, collezionando due sconfitte di seguito dopo la vittoria iniziale. Nell'ultimo match con il Tottenham, Josè Mourinho, che rischia seriamente l'esonero, ha schierato i suoi con un 3-5-2. I punti di forza degli inglesi sono senz'altro l'ex bianconero Pogba e l'attaccante della Nazionale belga Lukaku. Giocatori oltre che talentuosi pure fisici e con la necessaria esperienza in campo europeo. Questo Manchester però non deve fare paura alla Juventus di oggi, completa e competitiva in ogni reparto. Specie in avanti, i campioni d'Italia possono contare sugli uomini giusti per mettere in difficoltà la tutt'altro che imperforabile difesa di Mourinho.

Quella contro lo United sarà una gara speciale per Cristiano Ronaldo, che tornerà a Old Trafford da avversario. Stesso destino, anche se a maglie invertite. quello di Pogba, per altro avvicinato durante l'estate alla Juventus dalle sirene di mercato. Pure Joao Cancelo affronterà in questa fase a gironi il suo passato, rappresentato da quel Valencia che intende rivestire il ruolo di guastafeste e provare a strappare il pass per gli ottavi. Gli spagnoli sono imbottiti di vecchie conoscenze del nostro campionato: da Neto, secondo di Buffon per un paio di stagioni, a Kondogbia, passando per Murillo, e senza scordarsi dell'italiano Piccini.

Come il Manchester, anche la partenza in stagione del Valencia è stata tutt'altro che convincente. In due partite di Liga, la truppa di Marcelino ha raccolto appena un punto. Nella sfida persa con l'Espanyol, il tecnico iberico ha scelto un classico 4-4-2, lasciando in panchina almeno inizialmente i pezzi pregiati Batshauyi, Cheryshev e Gameiro, anche perché Rodrigo è una sorta di certezza in attacco. Infine lo Young Boys, la più classica delle formazioni materasso. Per gli svizzeri, qualificatisi per la prima volta nella loro storia alla fase a gironi di Champions, è già un successo esserci: strappare punti alle altre tre, soprattutto alla Juve, sarebbe classificabile sotto la voce "impresa".