Juventus, Allegri sa come si vince in casa del Milan

Su sei precedenti in trasferta contro il Milan da allenatore bianconero, il tecnico ne ha vinti cinque. Capitolo formazione: ancora panchina per Arthur

Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri

 

Milano, 21 gennaio 2022 - L'anno scorso fu Federico Chiesa a decidere Milan-Juventus. Stavolta, senza l'ex Fiorentina, Massimiliano Allegri dovrà affidarsi ad altri per riuscire a espugnare quello stadio che per quattro anni è stata casa sua (dal 2010 al 2014). Missione che gli è riuscita, da allenatore bianconero e contro la sua vecchia squadra, già cinque volte su sei gare disputate fra campionato e Coppa Italia, con solo un ko: quello per 1-0 del 22 ottobre 2016. Precedenti che lasciano ben sperare il tecnico livornese, anche se le gerarchie fra le due compagini - rispetto al suo primo ciclo con la Signora - si sono ribaltate, dato che dalla scorsa stagione sono i rossoneri a farsi preferire e a occupare una posizione di classifica migliore. 

Milan arrabbiato 

Ma la truppa di Allegri domenica sera ha una ghiotta chance: rilanciarsi ulteriormente per un posto in zona Champions, accorciando peraltro le distanze dal Diavolo, che attualmente vanta sette punti in più rispetto ai piemontesi e che rappresenta la prima alternativa all'Inter in chiave Scudetto. Tornare a Torino con i tre punti in tasca per Chiellini e compagni significherebbe tantissimo, anche alla luce dell'insidiosa trasferta a Roma con la Lazio che attende l'Atalanta in questo turno. Di fronte però la Juventus si troverà un Milan arrabbiato, reduce dalla sconfitta interna a dir poco beffarda con lo Spezia, che ha impedito ai ragazzi di Stefano Pioli di volare in vetta alla classifica (seppur con una gara in più rispetto all'Inter). 

La probabile formazione

Riguardo alla formazione, Bernardeschi ha recuperato e dovrebbe partire dal primo minuto nel 4-2-3-1 o 4-4-2 che ha in testa Allegri. Per il resto, Szczesny in porta, davanti a lui - da destra verso sinistra - Cuadrado, de Ligt, Chiellini e uno fra De Sciglio e Pellegrini. A centrocampo non ci dovrebbe essere spazio per Arthur, peraltro dato in uscita (destinazione Arsenal) secondo le ultime voci, ma per Locatelli, Rabiot e McKennie. In avanti toccherà a un Dybala in gran spolvero, che nelle ultime due uscite ha trovato altrettanti gol, e a Morata, autore all'andata della rete del momentaneo 1-0, provare a combinare quanto fatto da Chiesa nella passata stagione. 

Leggi anche: Inter, distrazione ai flessori della coscia per Correa