Juventus, il futuro. Allegri rinnova fino al 2021?

Fra oggi e domani è in programma il summit fra società e tecnico, al quale potrebbe essere proposto un prolungamento di contratto con ritocco dell'ingaggio

Massimiliano Allegri, legato contrattualmente alla Juve fino al 2020

Massimiliano Allegri, legato contrattualmente alla Juve fino al 2020

Torino, 21 maggio 2018 - La festa Scudetto, l'addio di Buffon: tutte emozioni ancora vive nelle menti e nei cuori di chi fa parte del mondo Juventus. Smaltita la sbornia per il settimo Tricolore e la quarta Coppa Italia di fila, è all'orizzonte una settimana importante per quanto riguarda il futuro del club bianconero. Fra oggi e domani infatti si terrà il summit fra dirigenza e staff tecnico per delineare le strategie future. La parola chiave per la società è continuità. In panchina infatti siederà ancora Massimiliano Allegri, che nonostante le offerte arrivate dall'Inghilterra da Arsenal e Chelsea, proseguirà la sua avventura all'ombra della Mole.

Il tecnico livornese ha più volte sottolineato di voler onorare il contratto con la Vecchia Signora (in scadenza nel 2020). Attenzione però, perché ad Allegri potrebbe essere proposto il rinnovo fino al 2021, con un ritocco ulteriore dell'ingaggio. Segno che il lavoro svolto dal mister ex Milan in questi quattro anni ha convinto e sta convincendo la proprietà. L'obiettivo però adesso è quello di alzare l'asticella: manca la Champions League per rendere il ciclo di Allegri davvero indimenticabile. Il sogno europeo non può essere perseguito se non attraverso una campagna di rafforzamento all'altezza nel mercato che sta per cominciare.

E' da questo punto di vista che Allegri ha chiesto le maggiori garanzie. Le partenze di Buffon, Lichtsteiner e Asamoah, unite alle cessioni da mettere in conto, costringeranno Marotta e Paratici a un rinnovamento, possibilmente abbassando l'età media della squadra. I nomi che circolano vanno proprio in questa direzione: da Emre Can (primo vero colpo dei bianconeri insieme a Caldara e Spinazzola) a Perin, passando per Morata e finendo con Pellegrini. Qualità e freschezza le qualità che vanno cercando i dirigenti piemontesi, per portare nuovo entusiasmo all'interno di un gruppo che, primeggiando da sette anni a questa parte, potrebbe cadere nella tentazione di adagiarsi sugli allori.

Alla Juve però non funziona così: i risultati restano impressi nella storia, ma è il domani quello che più conta. E il domani vedrà ancora Allegri alla guida, per inseguire insieme quella Champions bella e dannata per la Signora e l'allenatore toscano.