Juve, vietato esaltarsi: col Maccabi non si può sbagliare. E con il Milan...

Finalmente i tre punti per la Vecchia Signora, che tuttavia è attesa da un tour de force in cui non si può permettere passi falsi

L'esultanza di Milik

L'esultanza di Milik

Torino, 3 ottobre 2022 - "Questo è solo un piccolo passo e non ci sembrava vero perché era un mese che non vincevamo, ma ora bisogna preparare la gara di mercoledì che non è affatto facile". La parole d'ordine in questo momento per Massimiliano Allegri è "prudenza". Già, perché i tre punti con il Bologna - accompagnati da una prestazione finalmente convincente - non possono bastare per considerare la Juventus fuori dal mare in tempesta in cui era finita dopo il ko con il Monza. E fra due giorni c'è subito un appuntamento da non sbagliare contro il Maccabi Haifa, sempre all'Allianz Stadium, per tenere accesa la fiammella della speranza.

Milan all'orizzonte

Speranza che dipenderà anche da quello che sarà il risultato della sfida fra Benfica e Paris Saint Germain, con i bianconeri a fare il tifo dichiaratamente per i transalpini. Ma Bonucci e compagni devono solo pensare a fare il loro dovere e soprattutto a lavorare, come spesso ripetuto in queste settimane da Allegri. Dopo il Maccabi infatti la Vecchia Signora sabato affronterà in trasferta un Milan che anche a Empoli ha dimostrato di essere una grande squadra, vincendo in extremis una gara che - dopo il pareggio al 91' di Bajrami - sembrava destinata a terminare sull'1-1. Visto il ritardo in classifica, Madama non può permettersi passi falsi. Peraltro, la partita con i rossoneri rappresenta anche l'occasione per sfatare il tabù contro le big, dato che nella passata stagione la compagine di Allegri mai fu capace di mandare al tappeto una delle squadre top del nostro campionato. 

L'importanza di Milik

A differenza della passata stagione, in questa i piemontesi possono contare su un Arkadiusz Milik. Anche contro il Bologna, oltre al gol (il quarto da quando veste di bianconero), il polacco si è rivelato importantissimo per lo sviluppo della manovra dei suoi e per alleggerire di compiti il compagno di reparto Dusan Vlahovic. "Sono entusiasta di lui ma come di tutti quei calciatori che sanno giocare la palla e sanno smarcarsi. Lui fa tutto questo e aiuta molto Dusan a giocare in profondità", le parole di Allegri, che farà molta fatica a rinunciare alla coppia offensiva. Al tecnico livornese il compito di trovare la soluzione migliore pensando anche alla presenza in rosa di Angel Di Maria e Federico Chiesa, non proprio gli esterni più adatti per un 3-5-2. 

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