Juventus-Lazio, Sarri: "Scudetto vicino ma non ancora raggiunto"

Il tecnico bianconero non vuole cali di concentrazione in questo sprint finale. Inzaghi invece si complimenta con i suoi: "Abbiamo fatto una partita di personalità nonostante le difficoltà"

Maurizio Sarri e Cristiano Ronaldo (Ansa)

Maurizio Sarri e Cristiano Ronaldo (Ansa)

Torino, 20 luglio 2020 - La Juventus vince soffrendo grazie a una doppietta di Cristiano Ronaldo. La Lazio, falcidiata dagli infortuni, esce sconfitta dall’Allianz Stadium ma a testa alta. Il portoghese la sblocca su rigore, poi raddoppia in contropiede. Immobile la riapre ma non basta per pareggiare i conti. Scudetto ipotecato per i bianconeri, basteranno quattro punti nelle prossime quattro per avere la matematica certezza.

Sarri

 "Lo scudetto è un'opportunità, come un gol, noi dobbiamo fare quattro punti e poi parleremo di obiettivo raggiunto”. Maurizio Sarri non fa festa, perlomeno fino a quando l’obiettivo non sarà matematico. “In questo momento sono tutti punti difficili, vediamo tra tre giorni come siamo, restiamo sul pezzo e pensiamo a portarli a casa. Ronaldo quando sente l'odore del gol è impressionante, ha un recupero incredibile tra una partita e l'altra, più che fisico mi piace l'aspetto mentale. Fuoriclasse nei piedi e nella testa”, ha continuato ai microfoni di Sky Sport. Poi conclude: “Quest’anno abbiamo preso dodici rigori contro, molti altri gol li abbiamo presi quando abbiamo staccato la spina in fase di vantaggio. Per la Champions questo calo non ci vorrà, stiamo parlando comunque di una roba atipica e sarà una Champions strana con tante squadre che hanno già chiuso il campionato e dopo una sosta che magari a qualcuno è costata un po' troppo. Noi ci dobbiamo focalizzare solo sul risultato da ottenere per la fase finale, ma prima chiudiamo il campionato nella maniera giusta".

Inzaghi

 "Alla fine ho fatto i complimenti ai ragazzi, perché siamo venuti qui con tanti problemi ma abbiamo fatto una partita di personalità”, esordisce così Simone Inzaghi nel post-gara. Una gara di cuore quella dei biancocelesti, che però non sono riusciti ad evitare la sconfitta. Il sogno scudetto scivola così via definitivamente: “C’è un po' di dispiacere per quello che ci è accaduto dopo la sosta. In questo periodo gli episodi non girano dalla nostra parte: il palo di Ciro, il rigore subìto. Peccato perché volevamo prenderci un punto in questa partita e festeggiare in anticipo il ritorno in Champions”. Poi sul rigore di Bastos: ”Orsato e Mazzoleni sono due di cui ci si può fidare, ma vedendo l'azione ci sono dei dubbi perché non è chiaro se sia tocco di mano o no. Ma indipendentemente dall'episodio, dispiace per quanto si era fatto nel primo tempo". Chiosa finale sugli infortuni: ”Eravamo in dodici ad allenarci alla vigilia. Abbiamo giocato contro una squadra che se si fa male Higuain gioca Dybala. Quindi sono contento di quanto fatto. I miei ragazzi non me li deve toccare nessuno. Preparazione sbagliata? No, non c'è nulla di sbagliato nella preparazione che abbiamo fatto. Lulic e Leiva si sono operati e dovevano rientrare in un mese e mezzo, invece sono fuori da quattro. Correa si rompe un collaterale dopo 8 minuti con il Milan, preparazione non è sbagliata. Ramos, Marusic, Radu e Luis Alberto sono infortuni frutto delle gare ravvicinate. Potevamo farlo usando i giovani della Primavera, ma giocandoci lo Scudetto non me la sono sentita".