Italia, Mancini: "Mi sento di restare, con la Federazione allineati su tutto"

Il commissario tecnico azzurro: "Mi sento di restare perché sono ancora a giovane. Con qualche innesto, questo gruppo avrebbe giocato il Mondiale per vincerlo"

Mancini con Chiellini

Mancini con Chiellini

Firenze, 28 marzo 2022 - "Abbiamo parlato col presidente in questi giorni, siamo allineati su tutto. Fa piacere, poi ne discuteremo nuovamente nei prossimi giorni: ora pensiamo a questa partita, poi con calma ci concentreremo sulle cose da migliorare per il futuro". Futuro che sarà ancora a tinte azzurre per Roberto Mancini. Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara in casa della Turchia, il commissario tecnico della Nazionale ha lasciato intendere che l'accordo con la Federazione per una sua conferma in panchina sia a un passo. Prima della definitiva fumata bianca però c'è da chiudere in maniera dignitosa questi playoff Mondiali

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Una sfida, quella di Konya in programma domani alle 20:45, in occasione della quale Mancini farà a meno di alcuni pilastri del gruppo come Jorginho, Insigne, Immobile e Verratti. "Li ho obbligati ad andare via perché se posso fare qualcosa per loro e per i club non mi tiro indietro. Non avrebbero giocato, alcuni non erano al meglio fisicamente. Alcuni di loro li ho obbligati ad andare: il Chelsea ci ha mandato Jorginho tre giorni prima, non gli ha fatto giocare l'FA Cup. Anche Florenzi e Politano, non al meglio, li ho rispediti a casa perché non avrebbero giocato - sottolinea l'allenatore ex Inter - Immobile sarebbe andato in tribuna, Mancini e Verratti sì, avevano problemi fisici. Insigne al 50% sarebbe rimasto fuori per provare soluzioni alternative". 

Inserimenti 

Insomma, il nuovo ciclo della Nazionale sta partendo. "Inseriremo sicuramente ragazzi più giovani, sperando possano avere esperienze importanti nei loro club perché questo è fondamentale. Lavoreremo su questo e vedremo quale sarà la situazione generale. Rivoluzionare il calcio italiano? Questo lo valuterà Gravina, noi possiamo parlare di cose tecniche. Quella attuale è una squadra che, con qualcuno dentro, poteva giocarlo per vincere il Mondiale. A giugno un po' di inserimenti ci saranno perché è giusto così, dobbiamo pensare all'Europeo tra due anni. Per quanto mi riguarda, mi sento di restare perché sono ancora a giovane: volevo vincere un Europeo e un Mondiale, quindi per il Mondiale devo aspettare un attimo. Mi piace questo lavoro e coi ragazzi voglio riorganizzare qualcosa di importante. A parte la delusione, il resto va avanti". 

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