Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter-Tottenham, Spalletti: "Cerchiamo una svolta. Io primo responsabile dei risultati"

Il tecnico nerazzurro alla vigilia del match: "In Champions Leagueemozioni incredibili"

Luciano Spalletti (Ansa)

Luciano Spalletti (Ansa)

Milano, 17 settembre 2018 – Dopo la scoppola interna rimediata col Parma, per l’Inter è tempo di tornare a sognare in Champions dopo tanti anni. Domani arriva il Tottenham a San Siro e per Luciano Spalletti è l’occasione per far svoltare la stagione. Gli stenti in campionato possono essere leniti da una bella prestazione in Champions. Il pensiero del tecnico in conferenza stampa: “Queste sono gare che valgono moltissimo a livello di entusiasmo e convinzione – ha affermato – Penso che per il momento che stiamo attraversando questa gara capita a proposito. Ho avuto la fortuna di esserci in Champions e l’emozione è indescrivibile. Se ci sei stato non puoi farne a meno”. Non ci si può nascondere dal fatto che l’avvio di stagione è stato comunque negativo: “Le responsabilità maggiori sono mie – ha ammesso – Ma se prendiamo la partita col Parma si vede che di confusione non ne abbiamo fatta, semmai non abbiamo segnato. Per 75 minuti l’Inter ha comandato la partita, poi è arrivata la paura di non farcela e infatti non ce l’abbiamo fatta”.

OCCHIO A KANE – Chiaramente, lo spauracchio numero uno in casa Tottenham è Harry Kane. Sarà lui il perno della squadra di Pochettino che verrà a Milano per cercare di fare risultato pieno. Il commento di Spalletti: “Kane è operoso in ogni situazione – ha proseguito l’allenatore – Come metri fatti ha numeri da centravanti forte, la squadra si poggia molto su di lui provando a imbastire una azione che spesso finisce con il cross e lui è bravo a trovare i suoi compagni con le sponde”.

GIOCO SPORCO PER ICARDI – Duello di punte domani, da una parte Kane e dall’altra Icardi. Il capitano nerazzurro, però, è ancora a secco di gol: “Penso sia frutto del momento della squadra, lui riceve ora un gioco più sporco di quello che dovrebbe essere. Non siamo riusciti ad avere quell’equilibrio che ci consente di tenerlo in una posizione di campo a lui più consona”. In dubbio invece D’Ambrosio: “Ha preso una botta importante, proverà a correre ma il rischio che non ci sia c’è”.