Lautaro Martinez con la nuova maglia
Milano, 5 agosto 2022 - Digitalbits dovrebbe restare sulle maglie dell'Inter, per il momento. Non è stata trovata una soluzione economica, ma pratica, anche perché Nike, sponsor tecnico, ha già prodotto le nuove casacche con il marchio di criptovalute e cambiare ora diventerebbe un problema. Il club, però, dovrà trovare una soluzione per le proprie casse dato il mancato pagamento della prima tranche.
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Un anno poi separazione?
L'Inter per ora ha tolto ogni riferimento a Digitalbits sul sito ufficiale e sulle maglie della squadra femminile, aspetto più complicato togliere il marchio sulle casacche della prima squadra dato che Nike ha già prodotto migliaia di magliette ufficiali che andrebbero dunque a perdere di valore. La sensazione è che Digitalbits continuerà ad apparire sulla maglia dell'Inter, domani amichevole contro il Villareal, ma dall'altro lato la rottura rischia di essere insanabile per tanti motivi. Il primo è economico, perché l'accordo prevede circa 25 milioni di euro l'anno che l'Inter andrebbe a perdere se Digitalbits non arginerà la propria crisi. E non pagando si potrebbe andare per vie legali, mai una bella soluzione. Secondo perché, come detto, togliere ogni riferimento dalla prima maglia diventerebbe un problema. Una possibile via potrebbe essere quella di un saldo a fine anno calcistico e poi arrivare a separazione, in questo modo l'Inter incasserebbe comunque una buona cifra, terrebbe per l'intera stagione Digitalbits sulle maglie e avrebbe tempo per trovare una nuova collaborazione con un altro main sponsor.
Mercato, c'è sempre Acerbi
Sul mercato l'Inter continua la ricerca di un centrale di riserva al posto di Andrea Ranocchia. Ieri è uscito il nome di Japhet Tanganga, l'Inter riflette, ma nel frattempo tiene buono il profilo di Francesco Acerbi per una soluzione low cost. I nerazzurri non hanno fretta e andranno a caccia di una occasione a fine mercato per contenere i costi. D'altronde, Acerbi è in rotta con l'ambiente biancoceleste e dal Milan è arrivato Romagnoli.