Inter, Spalletti: "Non è tutto da buttare, ma serve lavorare sulla testa"

Vigilia di Parma-Inter delicata per Spalletti: servono gioco e punti

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 8 febbraio 2019 – La stagione dell’Inter riprende domani con la trasferta di Parma, un match dove il tecnico Luciano Spalletti si gioca molto del suo futuro. Nonostante le parole rassicuranti di Marotta, è evidente che un nuovo ko rimetterebbe in discussione la permanenza dell’allenatore di Certaldo sulla panchina nerazzurra. Oggi Spalletti ha parlato in conferenza stampa.

LAVORARE SULLA TESTA – La sensazione è che si debba lavorare sulla testa della squadra, limitata nell’ultimo match anche dalle assenze: “Tatticamente ci sono delle piccole modifiche, ma più di ogni altra cosa servirà lavorare sulla testa – ha ammesso Spalletti – In partite come quella di domani bisogna chiaramente metterci conoscenza tattica ma tanto cuore. Serve tirare fuori l’orgoglio per la maglia che indossiamo, lavorando con urgenza sulle cose da migliorare”. Il mese di gennaio, però, non deve buttare tutto a mare. Il pensiero di Spalletti: “I risultati rimettono in discussione il nostro lavoro – ha proseguito – Ma facendo questo rischiamo di fare ulteriore confusione. Non credo sia tutto da buttare, ma è ovvio che quando non si fanno i risultati i discorsi stanno a zero. Conta andare in campo e fare una prestazione all’altezza”.

INFORTUNI E MERCATO – A limitare il rendimento dell’Inter, a detta di Spalletti, anche gli infortuni e le distrazioni di mercato: “Ci è mancato un pezzo delle nostre qualità, ma sono successe anche cose particolari che hanno peggiorato le performance. Infortuni, squalifiche, voci di mercato…”. Tra coloro in difficoltà anche Icardi, a secco di gol in campionato dal match con l’Udinese: “Ha talento, è forte, il nostro finalizzatore. Il gol comunque viene sempre in conseguenza al lavoro di squadra e se questo non funziona non c’è bomber che tenga”. Per Spalletti non è comunque un problema di occasioni create: “Abbiamo analizzato i dati e le statistiche dicono che abbiamo concluso tante volte, dobbiamo riuscire a prendere il massimo da determinati momenti della partita. Alcuni particolari non siamo bravi a sfruttarli come si deve”.

MAROTTA E IL FUTURO – Ovviamente tiene banco il futuro, ma il tecnico non si scompone: “La società è quotidianamente vicina a me, ci siamo legati per tre anni perché eravamo consapevoli del percorso da fare e che sarebbe servito tempo. Per me le cose non sono cambiate e se non sono cambiate anche per il club mi fa piacere. Le nostre risposte non le dobbiamo dare alla stampa ma in campo, per cui andremo dentro domani per onorare la maglia, il club e i tifosi”.