Giovedì 18 Aprile 2024

Inter, Spalletti: "Abbiamo grande spirito. La squalifica? Si crea un precedente difficile"

Il tecnico nerazzurro alla vigilia di Inter-Fiorentina: “Non dobbiamo accontentarci”

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 24 settembre 2018 – Non c’è tempo di festeggiare troppo in casa Inter dopo il successo sulla Samp, incombe infatti il turno infrasettimanale domani sera a San Siro con la Fiorentina dell’ex Pioli. Non ci sarà Luciano Spalletti squalificato per aver esultato in direzione della telecamera dopo il gol di Brozovic, ma evidentemente il quarto uomo ha pensato che il gesto fosse diretto a lui.

PERICOLOSO PRECEDENTE – Di questo e di altro ha parlato oggi Spalletti in conferenza. Il pensiero del tecnico sull’accaduto è semplice: “Sono dispiaciuto della cosa ma non voglio dire niente se non che si potrebbe creare un precedente di difficile gestione – ha ammesso – Sugli episodi Var non mi sono neanche girato, sul gol ho esultato perché era importante per la nostra stagione”. Meglio pensare al turno infrasettimanale e ad una Fiorentina in grande forma: “Non dobbiamo accontentarci – ha proseguito – Abbiamo perso punti in precedenza e ora abbiamo vinto due partite importanti. Affrontiamo domani una squadra forte, ben allenata e moderna. Sono uniti con l’ambiente e se mi chiedete cosa togliere alla Fiorentina direi Firenze”. Ma l’Inter sta psicologicamente bene: “Sono contento dello spirito della squadra che ho visto nell’allenamento di oggi – ha affermato – Sono tutti a disposizione e vogliono giocare, ma non posso schierarne 25. Abbiamo un gruppo in cui tutti possono essere sostituiti e la parte essenziale è trovare un rendimento pari al blasone e la qualità che l’Inter possiede”.

ICARDI E BROZOVIC – Si passa ai singoli, da una parte c’è Mauro Icardi, ancora a digiuno in campionato, dall’altro la straordinaria crescita di Marcelo Brozovic: “Mauro sta toccando gli stessi palloni dell’anno scorso, ma vorrei capire quanti ne fa toccare ai compagni visto che su di lui c’è una attenzione particolare. Su Brozovic posso dire che non abbiamo preso nulla dal mercato in quella zona perché sapevamo che lui poteva prendersi questa responsabilità. Lui è il regista della squadra e lo fa bene perché imposta giocando corto e lungo. Conosce il calcio in maniera istintiva e ha una capacità aerobica importante”.