Martedì 23 Aprile 2024

Inter, su Retegui irrompe la Bundesliga: i prezzi si alzano

L’oriundo attaccante del Tigre piace ad Ausilio e Baccin, ma i club esteri entrano in corsa e il prezzo sale: servono 20 milioni di euro. Capitolo cessioni: Dumfries cambia agente

Il gol di Mateo Retegui contro l'Inghilterra

Il gol di Mateo Retegui contro l'Inghilterra

Milano, 28 marzo 2023 - Mateo Retegui ormai si è preso le prime pagine dei giornali e i taccuini degli uomini mercato di mezza Europa. La convocazione fortemente voluta da Mancini, ripagata con gol, ha messo in mostra il talento dell’attaccante oriundo di proprietà del Boca Juniors ma in prestito al Tigre. Ma da sconosciuto ai più, Retegui ora è diventato uomo mercato nonostante l’Inter da oltre un anno lo stia seguendo con grande interesse. E il problema per la dirigenza nerazzurra è che i prezzi potrebbero salire vista la concorrenza. E’ soprattutto l’Eintracht Francoforte ad aver incontrato il padre-agente del calciatore, ma anche club di Premier e di Liga si starebbero muovendo.

Cartellino del Boca, ma c’è la percentuale sulla rivendita

Cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors, Mateo Retegui ha fatto tanta gavetta con prestiti vari tra Estudiantes, Talleres e ora Tigre. Ma i gol sono sempre stati il suo pane se si considera che in 80 gare giocate di campionato con 4 squadre diverse, Retegui ha segnato la bellezza di 33 gol. E infatti già alla prima da titolare con la maglia della nazionale azzurra ha segnato il gol dell’uno a due contro l’Inghilterra al Maradona di Napoli. Le statistiche sono ottime per un 23enne che spera nel grande salto nel calcio europeo anche a livello di club. Il Tigre lo ha prelevato in prestito dal Boca e medita di riscattarlo, ma gli xeneizes avrebbero in dote una corposa percentuale sulla futura rivendita, loro sperano nel ricco mercato europeo, in modo tale da avere un incasso subito dalla cessione di un talento emergente e pronto al salto. Già questo di per sé è un fattore, perché il Tigre, dovendo riconoscere una percentuale al Boca, potrebbe alzare la cifra di cessione. L’Inter dalla sua ha un vantaggio: si è mossa prima. Da oltre un anno il diesse Piero Ausilio e lo scout Dario Baccin seguono da vicino Retegui, avendo ampi contatti in Argentina dopo le tante operazioni sudamericane di questi anni. Non solo, al Tigre c’è anche Facundo Colidio, giocatore di proprietà dell’Inter e che potrebbe rientrare nell’affare. C’è margine per trattare dunque, ma il mercato europeo si sta muovendo, soprattutto quello tedesco con l’Eintracht Francoforte che avrebbe incontrato l’agente di Retegui per un primo colloquio preliminare. Non va poi dimenticato che anche l’Atletico Madrid, la Lazio e il Milan si sarebbero interessate all’oriundo, facendo lievitare il prezzo che ora sfiorerebbe i 20 milioni di euro. L’idea dell’Inter è costruire un attacco tutto ‘argentino’, con Lautaro Martinez e Mateo Retegui assieme, poi Edin Dzeko ad allungare le rotazioni, e il sogno Paulo Dybala che resta ben presente nella mente di Beppe Marotta in caso di mancata conferma di Romelu Lukaku. L'altro indiziato a lasciare Milano è ovviamente Joaquin Correa, mai decisivo in questo biennio costellato di acciacchi fisici.

Capitolo cessioni: Dumfries cambia agente

Partiamo dai rinnovi. C’è stata l’apertura di Edin Dzeko a rinnovare per un anno a cifre contenute e la fumata bianca dovrebbe arrivare a circa 4 milioni l’anno. Il bosniaco potrebbe restare ad allungare le rotazioni dell’attacco. Vicinissimo alla firma Hakan Calhanoglu, ormai perno del centrocampo a discapito di Marcelo Brozovic, sacrificabile per l’Inter. Il turco è pronto a firmare il rinnovo con adeguamento e con lui potrebbe pure arrivare un nuovo sponsor, Turkish Airlines, dopo la rottura dei rapporti con DigitalBits. Si parla di 6 milioni di euro l’anno sulla scia dei top player della squadra. Non è finita qui, perché anche Stefan De Vrij avrebbe mosso passi in direzione interista e starebbe pensando di firmare il rinnovo fino al 2025 a circa 4 milioni di euro l’anno. Il nodo è invece rappresentato da Alessandro Bastoni, in scadenza nel 2024, con cui sono in atto trattative per il prolungamento ma per ora ci sono discordanze sulle cifre. L’Inter pronta a offrire 5 milioni mentre l’entourage del difensore preme per qualcosa di più. Chi invece è uomo da plusvalenza è ancora Denzel Dumfries. Nonostante il calo di rendimento, l’esterno olandese potrebbe garantire quell’incasso utile per il bilancio dell’Inter e posticipato di un anno avendo trattenuto Milan Skriniar fino a scadenza contrattuale. Difficile arrivare ai 60 milioni di qualche mese fa, ma il giocatore ha mandato un segnale al mercato cambiando agente e passando da Rafaela Pimenta al gruppo Wasserman. Di solito, quando accade questo c’è la volontà di trasferirsi e l’Inter, probabilmente, non si strapperebbe i capelli avendo bisogno di una corposa plusvalenza a giugno. Su Dumfries c’è sempre il Chelsea, con il quale si potrebbe parlare anche di Romelu Lukaku. I rapporti tra i due club sono solidi, da ricordare anche l’operazione Casadei, ma per il momento i nerazzurri non sono affatto certi di voler puntare ancora su Big Rom per la prossima stagione, cullando ancora il sogno Paulo Dybala nel caso dovesse lasciare Roma. E potrebbe essersi raffreddato anche l’interesse del Chelsea per Dumfries considerando le difficoltà di rendimento avute quest’anno, soprattutto dopo il mondiale dove per diverso tempo è stato scalzato dai titolari da Matteo Darmian. Ma sul futuro di alcuni giocatori peserà anche la scelta dell’allenatore. In caso di permanenza di Simone Inzaghi il ciclo con alcune pedine sembrerebbe terminato, mentre in caso di sostituzione potrebbero nascere altre valutazioni (a Conte, per esempio, non dispiacerebbe Lukaku) e oggi continua la risalita di Roberto De Zerbi come candidato principale. C’è un problema però: la clausola rescissoria presente nel contratto con il Brighton. Per liberare il tecnico italiano servirebbe un investimento di circa 8 milioni di euro, forse troppi per l’Inter ancora imbrigliata dai mancati investimenti di Suning. E’ per questo che servono plusvalenze. Ma l’aspetto più delicato per la famiglia Zhang resta il prestito di Oaktree da chiudere nel 2024 e con l’ipotesi della ridiscussione di un nuovo prestito che si fa sempre più complicata. In caso di mancato adempimento degli accordi, il fondo si prenderebbe le quote dell’Inter ma non con l’intento di gestirle bensì di venderle ad un solido compratore. Per questo motivo le voci di una possibile cessione rimbalzano ancora e se si faranno sempre più insistenti in estate. Resta però alta la valutazione dei Zhang per il club: un miliardo di euro.

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