Sabato 20 Aprile 2024

Inter, Spalletti: "Partiti indietro rispetto alla Juve, c’è ancora un gap"

Il tecnico nerazzurro a margine delle Panchine d’Oro: “Presente ancora qualche black-out”

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 12 novembre 2018 – Brutto stop per l’Inter di Luciano Spalletti che non può godersi una sosta del tutto rilassata. La serie di sette vittorie consecutive si è interrotta bruscamente a Bergamo dove la squadra di Gasperini ha di fatto quasi demolito quella nerazzurra, e non solo per il 4-1 finale. Spalletti di questo e altro ha parlato oggi a margine delle Panchine d’Oro.

RIMANE QUALCHE BLACKOUT – Si parte dalla brutta sconfitta di Bergamo, la prova che l’Inter non ha ancora sconfitto tutti i blackout del quale si è macchiata negli ultimi anni. Miglioramenti, certo, ma c’è ancora del lavoro da fare: “C’è dispiacere – ha ammesso Spalletti – Dopo il filotto di partite vinte avevamo abituato i tifosi a un comportamento differente, invece questa partita ci ha detto che i blackout si sono diradati ma non sono scomparsi. Dobbiamo impegnarci e migliorare ancora”. Ma c’è anche l’autocritica del tecnico sulle scelte, oltre alle fatiche di Champions: “L’analisi parte sempre da me, se ho svolto il mio lavoro in maniera corretta. Per come è andata vedo scelte sbagliate e il risultato della partita lo dice. Però va visto anche lo sforzo di martedì, una cosa che abbiamo pagato noi e pure il Barcellona che ha fatto una prestazione sotto il suo livello”.

ANCORA GAP CON LA JUVE – I sette successi in fila avevano riavvicinato l’Inter alla Juve, consentendo di raggiungere il Napoli in seconda piazza. Ma oggi il gap è ritornato importante e in generale Spalletti pensa che la sua squadra sia partita troppo indietro per potersi considerare al livello dei campioni d’Italia: “Veniamo spesso accostati alla Juve ma siamo partiti troppo indietro e il percorso fatto è ancora poco per colmare il gap che c’era. Allegri ci definisce anti-Juve assieme al Napoli? E’ un grande allenatore, difficile trovarne uno che è rimasto così a lungo su una panchina, ma il confronto da dove siamo partite cosa stiamo facendo ha un valore. Cercheremo di migliorare il nostro percorso per dare ai tifosi una squadra con un carattere definito in cui riconoscere il marchio Inter”. Infine, un pensiero sui paragoni con Mourinho: “Deve essere uno stimolo e se tutti i tifosi interisti si sono sentiti chiamati in causa da quel gesto significo che i successi ti permettono di entrare dentro la storia”.