Giovedì 18 Aprile 2024

Inter, Marotta risponde a Dal Pino: “Giocare lunedì proposta provocatoria"

Polemica a distanza tra il presidente di Lega Dal Pino e l’amministratore delegato Beppe Marotta sul rinvio di Juventus-Inter

Beppe Marotta

Beppe Marotta

Milano, 1 marzo 2020 – L’Inter non ci sta e rimanda al mittente le accuse giunte nelle ultime ore da Paolo Dal Pino, presidente di Lega Calcio. Il nodo è sempre relativo al rinvio di Juventus-Inter, inizialmente programmata a porte chiuse come altre quattro gare di Serie A di questo weekend. La scelta è piaciuta poco ai tifosi interisti ma anche alla dirigenza, soprattutto a Beppe Marotta che ha espresso le sue perplessità su una decisione maturata all’ultimo secondo. E’ arrivata pronta la risposta di Dal Pino che ha accusato l’Inter di non aver voluto giocare al lunedì, quando la gara si sarebbe disputata a porte aperte. Le ultime dichiarazioni del presidente di Lega non sono piaciute a Marotta che ha replicato all’Ansa.

PROPOSTA IRRICEVIBILE – Inamovibile l’amministratore delegato dell’Inter Marotta. Il dirigente ha respinto al mittente gli attacchi di Dal Pino, parlando ai canali dell’Ansa. In sostanza si sarebbe potuto giocare lunedì a porte aperte con soli i tifosi juventini presenti. La risposta di Marotta: “E’ stata una proposta impraticabile e provocatoria – ha attaccato il dirigente – Il pubblico ammesso il lunedì sarebbe stato solo quello juventino e comunque non avrebbe avuto senso nella logica della tutela della salute pubblica, presupponendo la scomparsa del virus in 24 ore”. La proposta sarebbe arrivata dall’amministratore delegato di Lega Luigi De Siervo nella giornata di venerdì: “Abbiamo ricevuto una ipotesi aleatoria da parte di De Siervo venerdì sera, non l’abbiamo presa in considerazione in quanto provocatoria, nel rispetto dell’Inter, di milioni di nostri sostenitori e di tutti gli appassionati di calcio”. Insomma, le polemiche proseguono ed entrambe le parti sono convinte di essere dalla parte della ragione, o più semplicemente difendono le rispettive posizioni. La coda rischia di essere ancora lunga.