Inter, lavoro mirato per Icardi. Spalletti: "L’anno scorso ha avuto dei problemi"

Il tecnico dell’Inter gestisce la prestagione di Icardi: “Giocherà col Sion”

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 15 luglio 2018 – Dopo la prima sgambata contro il Lugano, l’Inter proseguirà la sua preparazione in vista della prossima stagione con il match al cospetto del Sion, sesta forza del campionato svizzero. Si giocherà il 18 luglio (diretta Inter Tv) in un match che dovrebbe vedere il debutto anche di Mauro Icardi, tenuto a riposo da Spalletti contro il Lugano.

PREPARAZIONE MIRATA – E’ stato proprio lo stesso tecnico nerazzurro a specificare in una intervista ai microfoni della tv svizzera Rsi il perché della gestione di Mauro Icardi in questo avvio di ritiro: “Mauro sta svolgendo un lavoro diverso dagli altri, qualcosa di più mirato – ha ammesso – La passata stagione ha fatto un certo tipo di preparazione ma ha avuto qualche problema, allora abbiamo preferito diversificare anche se le due tipologie hanno la stessa importanza”. Contro il Sion, comunque, ci sarà: “Nella prossima gara dovrebbe esserci. I tifosi? Lo sappiamo quello che ci aspetta e siamo felici di questo supporto. Sono sempre stati fantastici con noi e sono imprescindibili per i nostri risultati”.

PERISIC E BROZOVIC SCONFITTI – Per i tifosi nerazzurri ci sarà stato un pomeriggio palpitante con i due giocatori dell’Inter Marcelo Brozovic e Ivan Perisic impegnati nella finale del Mondiale. Alla fine ha prevalso la Francia con il netto punteggio di 4-2, ma il club nerazzurro ha voluto ugualmente congratularsi con i due tesserati attraverso un messaggio sui canali social: “Complimenti comunque a Marcelo e Ivan, siamo orgogliosi di voi” il post dedicato dall’Inter ai due. Tra l’altro Perisic, con il rigore causato per fallo di mano e il gol segnato, è il secondo giocatore della storia ad inserire queste due statistiche in un finale della Coppa del Mondo. Il primo? Un altro nerazzurro. Tutti si ricorderanno la finale del 2006 con Materazzi che prima causò il rigore trasformato da Zidane e poi siglò il pareggio di testa. Ma Perisic non è riuscito ad alzare il trofeo.

MANUEL MINGUZZI