Diego Godin
Milano, 7 maggio 2019 – Diego Godin e l’Inter, un matrimonio sempre più vicino. Fonti spagnole riferiscono che oggi il difensore uruguaiano dovrebbe tenere una conferenza stampa a Madrid in cui molto probabilmente annuncerà il suo addio ai colchoneros dopo nove stagioni. Il suo futuro sembra Milano, per un contratto triennale fino al 2022.
LE CIFRE – Da mesi l’Inter lavora sotto traccia, ma neanche tanto, allo sbarco in nerazzurro di Diego Godin: l’accordo con il centrale c’è da tempo, si tratta di ufficializzarlo. Oggi potrebbe essere il giorno buono per il primo annuncio, quando nel primo pomeriggio l’uruguaiano dovrebbe parlare in conferenza stampa a Madrid svelando il suo addio, dopo nove anni, al mondo dei colchoneros. Non è detto che contestualmente Godin annuncerà la sua nuova squadra, ma è comunque un primo passo importante verso la destinazione nerazzurra. Per quanto riguarda le cifre, in un primo momento si era parlato di un contratto ricchissimo da 7 milioni a stagione più bonus, ma in realtà la cifra base dovrebbe essere di 4 milioni con la possibilità di arrivare a 6 con la parte variabile. Domenica alle 18.30 Godin dovrebbe giocare il suo ultimo match interno con l’Atletico al cospetto del Siviglia, sarà l’occasione per salutare il suo pubblico.
L’INTER E IL MEAZZA – E mentre Godin domenica saluterà il Wanda Metropolitano, dall’altra parte il pubblico nerazzurro non saluta una vittoria dell’Inter al Meazza da due mesi, allora fu la Spal a uscire sconfitta da San Siro. Nelle ultime 5 partite interne i nerazzurri hanno totalizzato una vittoria, 3 pari e una sconfitta. Certo, il calendario interno non è stato facile con le sfide a Atalanta, Roma e Juve, ma il rendimento degli uomini di Spalletti è calato da andata e ritorno. Delle 18 vittorie ottenute fin qui in campionato, ben 12 sono arrivate all’andata, solo 6 al ritorno: si tratta di Frosinone, Genoa, Milan, Spal, Samp e Parma. Lunedì sera con il Chievo l’occasione è ghiotta per riprendere la marcia verso una Champions ora a rischi con l’Atalanta a meno uno, Milan e Roma a meno quattro.