Gabigol
Milano, 24 dicembre 2019 – L’Inter conta di avere un tesoretto per il mercato di gennaio da Gabigol, ma su come lo incasserà non ci sono ancora assolute certezze. Il motivo? Il Flamengo pubblicamente ha dichiarato di voler confermare l’attaccante e riscattarlo, ma al momento sta giocando al ribasso per la cifra di acquisto. L’Inter allora potrebbe pensare di cederlo ad un altro club, magari in Europa.
20 MILIONI – Gabriel Barbosa è reduce da una stagione infarcita di tanti gol, compresi quelli decisivi per la vittoria in Libertadores. I tifosi del Flamengo lo adorano e il club da tempo pensa al riscatto. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Intanto, si registra una operazione in entrata per il club brasiliano che ha prelevato Pedro Rocha in prestito dallo Spartak Mosca, un attaccante che può essere visto come un uomo per le rotazioni di Jorge Jesus oppure come una alternativa a Gabigol. Ad ora, il Flamengo ha offerto una cifra complessiva di 20 milioni ai nerazzurri, con l’incremento di una piccola percentuale derivante da una futura rivendita. L’offerta non convince totalmente l’Inter che si aspettava di arrivare sopra i 25 milioni di euro dalla cessione di Gabigol.
CESSIONE IN EUROPA? – A Milano, a fronte di queste strategie del Flamengo, serpeggia una ipotesi: con l’arrivo di Rocha non è possibile che il club brasiliano possa decidere di riscattare Gabigol ad una cifra non esorbitante per poi rivenderlo immediatamente in Europa? Il motivo? Generare una plusvalenza immediata. Ecco allora che l’Inter potrebbe cautelarsi cambiando pure lei strategia. Si tratta cioè di sondare il mercato europeo (Gabigol piace ad alcuni club di Liga) chiudere la porta al Flamengo e cedere in autonomia il giocatore. Se dall’Europa dovesse arrivare una proposta superiore a quella brasiliana, Marotta lascerebbe cadere la trattativa con i rossoneri per aprire un altro tavolo di confronto. Di sicuro, sono due i punti certi della situazione: 1 l’Inter non punta su Gabigol, 2 serve cederlo a gennaio per poter reinvestire sul mercato. Anzi, c’è un terzo punto certo: per Marotta ci sarà lavoro da sbrigare anche a Natale.