Milano, 22 ottobre 2021 – Non è facile sostituire Achraf Hakimi, ma serve pazienza. Denzel Dumfries sta cercando di ritagliarsi il suo spazio, in una alternanza con Matteo Darmian su una fascia destra che comunque non è rimasta sguarnita dopo la cessione dell’ala marocchina. Buona prova contro lo Sheriff e un percorso di crescita che continua, sperando di entrare nel cuore dei tifosi come successo al suo predecessore. E domenica c’è Inter-Juventus, sfida storica anche per chi viene dall’estero.
Non sento la pressione
Il rendimento di Hakimi l’anno scorso è stato esaltante e ripeterlo non è facile per nessuno. Dumfries ha bisogno di tempo, ma di sicuro gamba e velocità non gli mancano. E poi c’è Darmian, che resta sempre affidabile per rendimento e costanza: “Io erede di Hakimi? Non avverto questa pressione – le parole dell’olandese a Sportmediaset – Lui ha fatto grandissime cose all’Inter e ora tocca a me, credo in me stesso e so che arriverà il mio momento”. Dumfries titolare in Champions League nella preziosa vittoria contro lo Sheriff: “Tre punti molto importanti dopo la sconfitta con la Lazio – la sua analisi – Siamo tornati e lo abbiamo fatto nella maniera migliore, ovviamente ci siamo anche rilanciati nella corsa alla qualificazione”. Per Dumfries anche la necessità di adattarsi in primo luogo al calcio italiano, maggiormente tattico rispetto a chiunque altro, e poi al sistema di gioco di Inzaghi che per lui è nuovo: “Giochiamo con un sistema diverso rispetto a quello cui ero abituato, per me è tutto nuovo e vale anche come ambiente, paese e tifosi. A volte non è facile ma io cerco sempre di dare il massimo”. Domenica la regina delle regine, il derby d’Italia, Inter-Juve, storica sfida per una storica rivalità: “E’ una grandissima partita tra due grandi club, penso tra le due squadre più importanti in Italia. Siamo concentrati sulla partita, sarà bellissima”.
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