Inter, D’Ambrosio difende il gruppo: "Se avessimo remato contro non avremmo vinto"

Il difensore, match winner a Cagliari, a difesa dello spogliatoio: senza mentalità l’eliminazione dalla Champions avrebbe devastato moralmente la squadra

Danilo D'Ambrosio (Ansa)

Danilo D'Ambrosio (Ansa)

Milano, 14 dicembre 2020 – L’Inter è ancora viva e lotta ufficialmente per lo Scudetto. Il successo di Cagliari, e il pareggio del Milan con il Parma, ha riportato i nerazzurri a tre punti dalla vetta e ora sono la principale avversaria dei cugini, anche se dalle spalle c’è la risalita di Juventus e Napoli, distanziate di un punto. Proprio contro i partenopei si gioca mercoledì un importante scontro diretto, ma ora alla Pinetina c’è la consapevolezza di una squadra che ha reagito alla prima batosta stagionale.

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Mentalità

L’eliminazione dall’Europa, da tutte le competizioni, avrebbe potuto ammazzare un toro, a maggior ragione in casa Inter e dopo le continue polemiche degli ultimi mesi. Si parte dal confronto Conte-dirigenza in estate in seguito alle esternazioni del tecnico, chiudendo con quelle di mercoledì a Sky con un Conte furioso e incalzato dalle domande degli opinionisti. Insomma, poteva nascere la tempesta perfetta che infatti si era palesata a Cagliari con sei occasioni sprecate dall’Inter e una colta subito al volo dai padroni di casa, ma la reazione nel finale di gara, con tre gol in un quarto d’ora, lascia ben sperare a livello di mentalità e consapevolezza.

 

Nessuno rema contro

 

A difesa del gruppo si è eretto il match winner della Sardegna Arena, ovvero quel Danilo D’Ambrosio entrato anche un po’ per caso. Conte aveva scelto Hakimi in fascia al posto di Darmian, ma il marocchino ha accusato un problema fisico e così è toccato in emergenza a D’Ambrosio: tempo un minuto e zuccata vincente sul secondo palo. Sono tre punti fondamentali in ottica Scudetto, parola non più tabù: “Non è che non la pronunciamo per scaramanzia – ha affermato D’Ambrosio a Dazn – Ma negli ultimi anni c’è stata una squadra dominante e noi, come Inter, dobbiamo essere pronti a lottare fino alla fine. C’è un processo di crescita che va avanti da diversi mesi”. La mentalità, comunque, fa capolino. Andare sotto in quella situazione e rimontare, il tutto tre giorni dopo la Champions, non era comunque facile: “Siamo delusi e amareggiati per l’eliminazione, ma se fossimo stati un gruppo che non tiene alla maglia o che rema contro non avremmo vinto a Cagliari. Gioco in una squadra forte, con un allenatore forte e una società forte, vedremo cosa dirà il campo a fine anno: se saremo primi vuol dire che lo avremo meritato”. Si riparte mercoledì contro il Napoli, scontro diretto in ottica Scudetto.

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