Martedì 23 Aprile 2024

Inter, Conte chiede calma: "Roma non è stata costruita in un giorno"

Il tecnico nerazzurro ospite del Festival dello Sport ha parlato della situazione nerazzurra. "Lukaku? Se sta bene è molto importante per noi”

Antonio Conte

Antonio Conte

Trento, 14 ottobre 2019 – Una settimana per ripartire dopo le due sconfitte con Barcellona e Juventus, che di fatto hanno dimostrato come in casa Inter il processo di crescita non sia affatto terminato. Il tecnico Antonio Conte è consapevole che il percorso intrapreso richieda tempo, anche se ovviamente gli avversari non aspettano. L’allenatore nerazzurro ha parlato al Festival dello Sport di Trento.

SIAMO ALL’INIZIO – Un primo bilancio a metà ottobre si può fare, per l’Inter sono arrivate due sconfitte su nove partite tra campionato e Champions League, tra l’altro arrivate contro due formazioni candidate ad entrambe i titoli. Insomma, ai nerazzurri sembra mancare veramente solo l’ultimo gradino per ritornare grandi: “Siamo all’inizio di un percorso – ha affermato Conte – Stiamo costruendo le basi per un ciclo importante, con l’idea di creare una Inter che duri nel tempo. Non vogliamo qualcosa appoggiato su niente. Serve pazienza e lavoro”. Ma la fretta nel calcio c’è, soprattutto per chi da anni manda giù magoni salvo qualche gioia. Conte predica ancora calma: “Roma non è stata costruita in un giorno – ha proseguito – Veniamo da anni in cui non siamo stati protagonisti ed è normale che la voglia di tornare a certi livelli ci sia. Ma dobbiamo rispettare il nostro percorso”.

CONDIZIONE FISICA – Conte ha poi affrontato la questione infortuni e condizione fisica. Come in tutte le squadre, ad inizio stagione c’è chi ci mette meno ad entrare in forma e chi di più: “Alcuni sono entrati in condizione prima, altri sono ancora indietro – ha ammesso – L’importante è che tutti arrivino al top. Gli infortuni? Valuteremo nel corso della settimana. Lukaku? Se sta bene è molto importante per noi”. Poi ci sono i risultati, sicuramente le sconfitte aiutano a riflettere ma non sono quelle che devono spronare a lavorare di più. La base di lavoro deve esserci sempre indifferentemente dai risultati: “Noi sappiamo di dover lavorare tanto indipendentemente dai risultati. La partita con la Juve ha mostrato alcune cose ma non possiamo farci influenzare dai risultati. La nostra missione è continuare nel nostro percorso”.