Milan Skriniar
Milano, 17 novembre 2019 – Barcellona all’assalto dell’Inter. Sarà così sul campo in occasione dell’ultima partita del girone di Champions League, ma anche la prossima estate sul mercato. Sarebbero due gli obiettivi del club blaugrana per giugno: Milan Skriniar e Stefano Sensi. L’Inter li considera incedibili, ma riuscirà a trattenerli anche a fronte di una importante offerta?
SKRINIAR, SENSI E VERTONGHEN – Da tempo il Barcellona tiene d’occhio un difensore forte e tecnico come Milan Skriniar. Il centrale slovacco ha i crismi del top player difensivo, forza fisica impressionante, capacità di difendere in uno contro uno e infine tecnica anche per avviare l’azione da dietro. E’ il prototipo di giocatore ideale per il Barcellona, considerando anche la sua capacità di alzarsi in pressione. Resta però un punto fermo dell’Inter, uno di quei giocatori che mai Marotta e Conte vorrebbero cedere. Ma si sa, il mercato può offrire anche cifre irrinunciabili e gli incedibili sono spesso coloro che lo diventano. Poi c’è Sensi, mediano di tecnica, qualità e possesso, che se inserito in un contesto come quello blaugrana potrebbe di fatto incastrarsi perfettamente. Marotta dunque rimane vigile sul mercato, magari a caccia di un parametro zero sia per rinforzare ulteriormente l’Inter sia per non farsi trovare impreparato. Il nome nuovo è quello di Jan Vertonghen, classe 1987 del Tottenham. Centrale mancino, in scadenza di contratto e con consolidata esperienza europea.
GIROUD IN ATTACCO – C’è però una Inter a caccia di un trofeo, in lotta per lo Scudetto con la Juventus: i nerazzurri sembrano essere ormai gli unici antagonisti. A gennaio serviranno rinforzi per tenere il passo, soprattutto in attacco dopo l’infortunio di Sanchez ha accorciato le rotazioni. Qui c’è un altro nome internazionale che può fare al caso di Marotta e Conte: Olivier Giroud. L’attaccante francese è ormai ai margini al Chelsea e lo stesso Deschamps, in ottica Europeo 2020, spera in un minutaggio più elevato. L’Inter sarebbe pronta ad accoglierlo, anche perché avviato alla scadenza contrattuale a giugno. Di fatto, potrebbe essere un colpo non eccessivamente oneroso, per un giocatore che in carriera ha già vinto 10 trofei. Cioè esattamente quello che chiede Conte: giocatori in grado di gestire pressioni e tensioni.