Lorenzo Insigne, 27 anni
Napoli, 15 ottobre 2018 - Sono serviti tanto tempo e molteplici esperimenti tattici ma adesso sembra proprio che Lorenzo Insigne abbia finalmente conquistato il cuore e la leadership tecnica della Nazionale di Roberto Mancini. RISPOSTA ALLE CRITICHE - Molti dei meriti vanno proprio al ct azzurro, che ha messo il talento di Frattamaggiore al centro del progetto con i fatti, non solo assegnandogli il prestigioso numero 10: a parlare è il duttile modulo scelto per il delicatissimo impegno di ieri contro la Polonia, letteralmente confusa da un 4-3-3 capace di diventare 4-4-2 all'occorrenza, con l'intercambiabilità dei folletti dell'attacco che ha fatto il resto. Tra essi spicca Insigne, che non ha trovato la via della rete solo a causa della traversa - la seconda colpita dall'Italia - ma ci ha messo lo zampino nel corner decisivo a ridosso del triplice fischio. Non solo: il numero 24 del Napoli si era reso protagonista precedentemente sfornando grandi assist ai compagni, vanificati dall'imprecisione sotto porta di questi ultimi e dalla serata di grazia di Szczesny. Insomma, Insigne pian piano sta smentendo i suoi detrattori, che parlano di un giocatore che spesso nelle partite clou si smarrisce (tesi tornata di moda dopo la sua recente prova deludente all'Allianz Stadium) e lo sta facendo con entrambe le casacche azzurre che è solito indossare: in quella del Napoli il classe '91 ormai ci sguazza a meraviglia sia a livello realizzativo che sotto l'aspetto della leadership, mentre con la tonalità più scura dell'Italia solo di recente sta mostrando segnali di crescita di cui sta beneficiando un'intera squadra in fin dei conti ancora alla ricerca di se stessa. OGGI LA RIPRESA - Questo step invece è stato già brillantemente raggiunto dal Napoli di Carlo Ancelotti, atteso dopo la sosta da un vero e proprio tour de force che è già al centro dei pensieri a Castel Volturno: oggi intanto il quartier generale azzurro accoglierà i primi giocatori al rientro dagli impegni con le rispettive Nazionali e soprattutto avrà le prime risposte sulle condizioni di Kalidou Koulibaly. Difficilmente il senegalese scenderà in campo a Udine specialmente a causa di una diffida che, in vista della Roma, pesa come un macigno. Prima ancora del match con i giallorossi, il Napoli dovrà vedersela in Champions League con il Paris Saint-Germain di Edinson Cavani, quel sogno estivo tanto invocato quanto adesso ormai dimenticato grazie al rendimento quasi perfetto della macchina di Ancelotti.