Venerdì 19 Aprile 2024

Inter, Spalletti, Icardi e il contratto: i nodi in casa nerazzurra

Il tecnico chiede che la dirigenza definisca il contratto di Icardi, ma l’accordo ancora non c’è

Mauro Icardi in contrasto

Mauro Icardi in contrasto

Milano, 11 febbraio 2019 – La vittoria di Parma pone in parte fine alla crisi invernale nerazzurra ma evidentemente scopre ancora di più qualche crepa tra il tecnico Luciano Spalletti e la dirigenza. L’allenatore nerazzurro ha chiesto esplicitamente dopo Parma che l’Inter chiuda e definisca il rinnovo di contratto di Mauro Icardi, evidentemente influenzato da questa situazione.

LA DIRIGENZA CHIUDA – Eloquenti le parole di Spalletti su una vicenda delicata quanto spinosa per le sorti sul campo della squadra, non a caso da quando si parla di rinnovo Icardi sembra letteralmente andato in difficoltà sotto il profilo realizzativo. “I direttori hanno accettato di parlare del contratto di Icardi e ora vadano a definire la situazione”, l’avvertimento di Spalletti che considera ‘Icardi influenzato da questa situazione”. Insomma, il tecnico sprona la dirigenza a darsi da fare e non protrarre oltre questa trattativa che avrebbe di fatto scombussolato lo spogliatoio.

7 MILIONI FINO AL 2023 – Una partita che pareva chiudersi a gennaio, andrà invece avanti vino a febbraio inoltrato. I prossimi incontri con Icardi e il suo entourage dovrebbero esserci dopo il doppio confronto europeo con il Rapid Vienna, ma la posizione dell’Inter, in termini di offerta, non dovrebbe cambiare più di tanto. Si parla di circa 7 milioni di euro a stagione fino al 2023 e su questa proposta, quasi irremovibile, Icardi dovrà ragionare. Se l’accetta la fumata bianca arriverà, altrimenti si resterà a scadenza fino al 2021 con tutti i possibili scenari estivi, compresa la cessione con una clausola da 110 milioni di euro valevole tra il primo e il quindici di luglio. Non solo, le frizioni Spalletti-dirigenza sono palesi, da un lato il tecnico ha chiesto esplicitamente di chiudere in qualsiasi modo la vicenda per non influenzare il rendimento in campo, dall’altro Marotta pensa che un giocatore come Mauro non possa farsi condizionare dalla trattativa. Insomma, un rimpallo di opinione che rende pubblica una divergenza di vedute chiara e inequivocabile. Sono tutti nodi che il club dovrà risolvere se non vorrà rischiare in ottica qualificazione in Champions e, soprattutto, se vorrà davvero provare ad arrivare in fondo in Europa League. L’inverno nerazzurro non è ancora finito.